Ultimo aggiornamento: 30 Maggio 2024

da Corriere della sera, 29 gennaio 1986, p. 9

UDINE — Un velivolo dell’Aeronautica militare F 104 G. pilotato dal maggiore Pasqualino Gorga, di 34 anni, di Perdifumo, in provincia di Salerno, è precipitato ieri durante un volo di addestramento. Il pilota è morto. L’aereo è caduto nella laguna di Marano a diversi chilometri dalla località, tra S. Giorgio di Nogaro e Marano Lagunare, alle 10.30.

L’aereo faceva parte di una squadriglia composta da tre velivoli che erano partiti dall’aeroporto di Villafranca (Verona) e che si stavano esercitando appunto nella zona della laguna maranese. Nel cielo di Marano i tre aerei hanno compiuto una virata di gruppo ma, a un certo punto, quello pilotato dal maggiore Gorga nel cambiare la posizione è scivolato d’ala perdendo subito quota.

Il pilota avrebbe tentato un ammaraggio che purtroppo non è riuscito: l’aereo si è disintegrato appena toccata l’acqua.

Sul posto si sono recati motovedette dei carabinieri di Grado e di S. Giorgio di Nogaro e elicotteri dei carabinieri della Legione di Udine.

Il maggiore Gorga era in servizio presso il terzo stormo. Fino al marzo 1985 era stato il secondo gregario di sinistra della pattuglia acrobatica nazionale «Frecce Tricolori». Aveva al suo attivo oltre 1.500 ore di volo.

L’aereo di Gorga, RF-104G con mat. MM6646/3-50, nel 1983 – Recupero della coda dell’aereo dopo l’incidente (entrambe le foto da www.i-f-s.nl) – Il monumento a Lignano (UD) inaugurato nel 2006 dedicato a Gorga

Pilota muore su un F-104 che piomba nella laguna

Tragedia a Marano di un ex componente delle «Frecce Tricolori»

di Piercarlo Fiumanò
da Il Piccolo, 29 gennaio 1986, p. 2

MARANO — Doveva essere una normale missione di addestramento, e invece si è trasformata in tragedia. Un F-104 G appartenente al 28.o Gruppo del Terzo stormo della base aerea di Villafranca (Verona), dalla quale era decollato, in formazione con altri due velivoli, si è disintegrato su di un fondale secco della laguna di Marano Lagunare. Il pilota, maggiore Pasqualino Gorga, 33 anni, originario di Pordifumo (Salerno), già appartenente alle «Frecce Tricolori» è morto sul colpo.

È accaduto ieri alle 10.30 circa. Il maggiore Gorga stava sorvolando il cielo di Marano, nello spazio compreso fra l’isola di S. Andrea e l’isola Dossat, a circa tre chilometri in linea d’aria dal paese. Sembra che il suo F-104 si trovasse al centro della formazione: alcuni pescatori hanno visto il velivolo procedere a bassa quota, seguendo la rotta degli altri due.

Improvvisamente l’aviogetto è apparso senza controllo andando a schiantarsi sul fondale in circa sessanta centimetri d’acqua. I rottami dell’aereo sono stati trovati nel raggio di un centinaio di metri. I soccorritori hanno trovato un paracadute aperto, gonfio sul pelo dell’acqua. Forse il maggiore Gorga ha tentato all’ultimo momento di lanciarsi fuori dall’abitacolo, azionando il paracadute, ma sono solo supposizioni (a bordo dell’aereo esiste anche un paracadute di frenaggio del velivolo stesso): il comando della prima Regione Aerea, di stanza a Milano, ha già provveduto alla nomina di una commissione d’inchiesta per accertare le cause della tragedia.

Quando l’F-104 si è schiantato in acqua si è sentita una tremenda deflagrazione. Un boato che ha fatto vibrare i vetri delle abitazioni di Marano. Alcuni testimoni hanno visto dal molo un’altissima colonna d’acqua e una lingua di fuoco. Lo spostamento d’aria è stato fortissimo.

Il corpo del maggiore Gorga, privo di vita, è stato ritrovato ancora composto sul seggiolino, ad alcune centinaia di metri dall’impatto. Sul posto è giunta la Guardia di finanza di Lignano assieme a una motovedetta dei carabinieri di S. Giorgio di Nogaro. Lo specchio d’acqua della tragedia è stato sorvolato a lungo da elicotteri dell’esercito. L’aereo si è disintegrato in migliaia di frammenti in un vastissimo raggio.

La salma dello sfortunato pilota è stata trasportata alle 13 nella cella mortuaria di Marano. La scomparsa del maggiore pilota Pasqualino Gorga ha destato immediato cordoglio anche nel Friuli-Venezia Giulia. Di origine salernitana, sposato senza figli, aveva accumulato nella sua carriera 1955 ore di volo; per oltre tre anni, dal 1980, aveva fatto parte della pattuglia delle «Frecce Tricolori».

Il maggiore Gorga si era formato frequentando l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli. Marano non è nuova a que-sto dolore. Nel 1971 il maggiore Antonio Brocchetta, originario del centro lagunare, perì nello schianto di un G-91 nel cielo di Caorle a soli 39 anni.

Il ministro della Difesa, Giovanni Spadolini, appena informato dell’accaduto – rende noto un comunicato – ha fatto pervenire ai familiari dell’ufficiale deceduto «le più profonde e commosse espressioni di cordoglio» delle Forze armate e sue personali.

Un maggiore pilota, Pasquale Gorga di 34 anni, già appartenuto alle «Frecce tricolori» è morto ieri nella caduta del suo RF-104 con cui eseguiva una missione con altri due velivoli del 3.o stormo di Villàfranca. L’aereo è precipitato nella laguna di Marano. Nella foto Di Pietro: uno dei rottami dell’aviogetto nello specchio d’acqua in cui è stato recuperato anche il corpo del pilota.

da Renato Rocchi, La meravigliosa avventura – Storia del volo acrobatico, vol. 3, Aviani editore, p. 333

Il Comandante G. Bernardis sapeva di avere un “team” ben affiatato e un programma di volo ormai collaudato e invidiato. Poteva, quindi, dedicarsi senza affanno alle qualifiche di “combat ready” per i piloti, con due turni giornalieri al Poligono di tiro di Maniago, approfittando anche di un gennaio tutto “cavok” (ceiling and visibility ok).

E proprio in una giornata fredda, invernale, cielo limpido, visibilità infinita, 3 RF 104,in un volo di ricognizione, uscivano dalla “bassa friulana” con prua Sud.

Il Magg. Pasqualino Gorga – da pochi mesi trasferitosi al 3° Stormo – sempre in attesa di un ritorno a Rivolto – volava, piuttosto staccato, a sinistra del capo-flight.

Entrando a bassissima quota nella laguna di Marano, forse abbagliato dal riflesso del sole, I’RF 104 di Gorga spiattellava sull’acqua, disintegrandosi.

Gli altri due Starfighter tiravano via, evitando l’impatto.

Lino, come era conosciuto Gorga in Pattuglia, si era sposato da poco più di un anno e, per lui, Villafranca significava avvicinarsi a casa, per il momento…

Invece, quale sfortunato destino attendeva il povero Lino!

D’esempio rimarrà in noi la Sua bontà d’animo e la Sua umiltà. Era il 28 di gennaio.

Lignano, la piazza dell'F-104 sarà dedicata al pilota Gorga

di Gianfranco Schramseis
da https://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/, 13 marzo 2005 [ fonte ]

LIGNANO. Un percorso lungo e non facile quello dell’F-104 da quando è stato donato alla città di Lignano grazie alla sollecitazione di Cesare Fanotto dell’arma aeronautica, nucleo di Latisana-Lignano. «Come in tutte le cose che impegnano, alla fine ci sono anche soddisfazioni, che vorrei condividere con tutti gli appassionati del volo. Finalmente lo ‘Spillone” ha trovato il suo sito».

Le parole di emozione di Fanotto che, assieme al comitato ‘Amici del F-104″, ha visto passare l’assegnazione del sito dal Parco Hemingway, a dietro l’Arena Alpe-Adria, a via Casabianca, Luna Park, Aquasplash, passando ancora per il Parco Hemingway fino ad arrivare al viale dei Fiori. «Qui non finisce il mio impegno; la mia, ma anche la volontà dell’amministrazione comunale, è quella di intitolare la piazza allo sfortunato pilota Pasqualino Gorga che per alcuni anni aveva volato con le Frecce Tricolori partecipando, tra l’altro, a 78 manifestazioni ufficiali».

Il Maggiore Gorga era partito per una missione d’addestramento nel gennaio 1986 da Villafranca. Perse il controllo del suo aereo proprio sopra a Lignano. Poche le possibilità di scelta; o lasciar precipitare il velivolo sulla località per salvarsi, o cercare di portare il suo destino verso il mare morendo a bordo del mezzo. Questa seconda scelta fatta da Gorga è la motivazione che ha portato Fanotto e tutto il comitato degli ‘Amici del F-104″ a chiedere l’intitolazione della piazza al pilota.

«Ritengo doveroso ringraziare tutti coloro che ci sono stati vicini, da fondatori del comitato fino all’ultimo intervento della autogru. Un ringraziamento va anche a coloro che tanto hanno fatto per non far collocare l’aereo all’interno del Parco. Questo gruppo di persone hanno contato molto sulle scelte della nostra cittadina il tutto alla faccia della sovranità e della democrazia. L’aereo sarà motivo di attrazione turistica. A Lignano attualmente si trova installato l’unico esemplare di tutta la nostra regione il che consolida il legame che abbiamo con le Frecce Tricolori».

Piazza Gorga a Lignano: inaugurato il monumento

di Gianfranco Schramseis
da https://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/, 21 aprile 2006 [ fonte ]

LIGNANO. Piazzale gremito per l’inaugurazione del monumento al maggiore Pasqualino Gorga, pilota della Pan che in un tragico incidente aereo ha lasciato la vita nelle acque marittime lignanesi. Il 28 gennaio del 1986, in un volo d’allenamento, il maggiore dell’aeronautica si è trovato nella condizione di fare una scelta: espellersi da un F-104 salvando la vita ma rischiando di farlo precipitare sulla località, oppure rimanere a bordo e tentare in pochissimi secondi, di allontanarlo quanto più possibile da Lignano. La scelta eroica compiuta dal maggiore è stata ricordata in questi giorni nel corso dell’inaugurazione del monumento a suo ricordo.

Un esemplare di F-104, installato nell’anno passato presso l’incrocio via Tarvisio e via dei Fiori, è stato ufficialmente presentato dall’associazione arma aeronautica del nucleo Latisana-Lignano alla presenza dei vertici delle forze armate regionali, del Sindaco di Lignano Delzotto, diversi assessori e consiglieri.

La cerimonia è stata duplice poiché l’incrocio sede del monumento da oggi si chiamerà piazza Gorga.

Il direttivo è stato pienamente supportato dal contributo dell’amministrazione lignanese che ha appoggiato la volontà di rendere omaggio a una persona il cui gesto forse non è ancora molto conosciuto alla nuova generazione.

A dare il suo sostegno anche il comune di Latisana. La piazza è stata intensamente visitata anche per la presenza di un’apposita mostra d’aeromodellismo.

4 commenti

  1. Guardando la foto del rottame non sembra che il Capitano Gorga abbia tentato un ammaraggio per salvare la città di Lignano come insistentemente sostenuto!!
    Sembra piuttosto uno schianto a velocità sostenuta probabilmente una errata valutazione dell’orizzonte in una fase di picchiata a volo radente, il pilota non credo si sia reso conto del pericolo che stava correndo, altrimenti si sarebbe catapultato e l’aereo disintegrato nella grande laguna!

    • Egregio commentatore Luigi, non so se Lei ha qualche esperienza nel campo del volo militare ed in particolare di quello fatto con una macchina come F 104. Mi permetta, sono un un ufficiale pilota e nella mia carriera ho ricoperto anche il compito di istruttore di volo sia su velivoli ad elica che a reazione. Le posso garantire che tutti gli allievi sanno come comportarsi in caso di emergenza in volo, perché viene insegnato e più volte provato fino a divenire un riflesso condizionato automatico: controllare la zona che si sta sorvolando, dirigere l’aereo fuori da zone abitate e sicuri di questo e solo dopo questo, lanciarsi. Sappia quindi che un pilota militare così si comporta. Vorrei poi aggiungere che normalmente si volava a non meno di 200 metri al secondo,(700 Km/h) a circa 1000 piedi, (305 metri) e quanto tempo crede che abbia un pilota per prendere una decisione, eseguire la manovra di diversione ed eiettarsi? E se stà precipitando in quanti secondi toccherà l’acqua/suolo? E quanto tempo occorre perché una volta comandata inizi la sequenza di lancio e si esca dall’aereo? (la cosa non è immediata) E come crede si riduca un aereo quando impatta l’acqua a velocità superiori ai 500km ora? L’acqua è un fluido e come tale è incomprimibile ed in caso di impatto ad alta velocità non si apre, come farebbe invece la terra. Provi a pensare a una macchina che alla velocità di 500 km ora impatta una massa di cemento armato. E poi quel F104 non era a volo radente né tantomeno in picchiata.

      • Gentilissimo Giorgio, grazie per il commento. Io qui ho fatto una rassegna stampa dell’accaduto perchè è stato giusto ricordare anche Gorga nel blog. Quanto alla competenza dei giornalisti in materia, immagino non sia molta – a parte per quel che riguarda chi scrive in testate specializzate… – come immagino si limitino a riportare ciò che viene loro riferito… Mi parrebbe illogico fare supposizioni specie quando si parla della morte di una persona.
        Saluti
        Claudio

  2. rimane il fatto che gli F 104 hanno causato un centinaio di piloti morti nella loro lunga carriera, perciò è stato chiamato Bara volante ed altri epiteti. sembra che la sua struttura e geometria sia stata ritenuta molto pericolosa per il volo pur rimanendo un aereo con grandi prestazioni

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