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da ricerca.repubblica.it, 08 giugno 2006 [ fonte ]

ROMA – Capitano Andrea Saia, c’è malumore oggi nella base aerea di Rivolto, casa madre delle Frecce Tricolori?
«Ogni opinione, a cominciare dalle parole della senatrice Menapace, è degna di rispetto e credo che vada poi discussa nelle sedi opportune. Detto questo, penso che voler eliminare le Frecce Tricolori sia un po’ come voler cancellare la Ferrari o il calcio: è impossibile. Sono, a loro modo, simboli di questo paese».

I piloti hanno letto l’ attacco della senatrice Menapace?
«Oggi (ieri ndr) siamo in libertà perché siamo appena tornati da una lunga trasferta: dopo aver sorvolato l’ Altare della Patria a Roma per la parata del 2 giugno, abbiamo fatto uno scalo tecnico in Sardegna e siamo andati in Spagna, a Murcia per l’ anniversario delle Aguila, le frecce spagnole. C’ erano 400 persone e hanno applaudito un pezzetto di Italia. Abbiamo avuto i complimenti anche del principe Filippo».

Gli onori all’ estero e, appena tornati a casa, l’ accusa che fate baccano e inquinate.
«Ce l’ ha segnalato il nostro ufficio stampa. Noi l’ abbiamo letto sul web. Che dire: le accuse sono sempre un po’ le stesse, le abbiamo già sentite e francamente hanno un po’ scocciato perché chi le dice ripete cose sentite dire e non ci conosce. Noi non facciamo baccano: quello lo fanno, forse, certi concerti a cui la senatrice partecipa».

Beh, questa volta le accuse arrivano dalla senatrice candidata alla presidenza della Commissione Difesa del Senato.
«Alla fine è stato eletto un altro, vero?»

Vero, della maggioranza ma con i voti dell’ opposizione.
«Guardi, noi siamo lontani dalla politica, pensiamo a fare il nostro lavoro e proprio per questo non ci sentiamo in pericolo per le parole della senatrice».

Vorrebbe dire qualcosa alla senatrice?
«Mi piacerebbe incontrarla per dimostrarle che noi non siamo solo un costo, rumore o baccano. Se venisse a trovarci qui a Rivolto le dimostreremmo che le Frecce sono un simbolo dell’ Italia in tutto il mondo. Siamo la pattuglia acrobatica più numerosa con dieci elementi e ci hanno premiato anche gli inglesi».

E’ un invito?
«Volentieri, so che la senatrice ha 82 anni, l’ età della mia nonna, che ha avuto una vita molto intensa e che è stata nella Resistenza. Sono sicuro che se ci conosce poi imparerà a considerarci in modo diverso.

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