Ultimo aggiornamento: 30 Agosto 2021

Reso noto dal comune il programma del 26 ottobre

Solenne cerimonia in piazza Unità e altre manifestazioni di contorno
L'attuale Capo di Piazza sarà intitolato all'allora sindaco Bartoli

da Il Piccolo – Giornale di Trieste, anno 103, n° 179, 2 agosto 1984, p. 5

Le celebrazioni dei trent’anni del ritorno di Trieste all’Italia si apriranno il 26 ottobre prossimo con una solenne cerimonia in piazza dell’Unità. Altre manifestazioni di rilievo si terranno poi nel corso della stessa giornata per ricordare degnamente l’anniversario di una data saliente della storia di Trieste, che segnò in quella mattinata autunnale del 1954 la fine del periodo di occupazione anglo-americana della città.

Il programma di massima della giornata celebrativa è stato messo a punto dalla giunta comunale nella sua ultima seduta, secondo le indicazioni del Comitato promotore costituitosi a febbraio, presieduto dal sindaco Franco Richetti e di cui fanno parte, oltre al Comune, la Provincia, la Prefettura e il Comando Truppe Trieste.

In piazza dell’Unità d’Italia la mattina del 26 ottobre vi sarà il solenne alzabandiera alla presenza di un rappresentante del Governo e delle massime autorità cittadine. Davanti allo schieramento di una rappresentanza dei reparti italiani entrati per primi a Trieste nel ’54, presterà giuramento alla Repubblica uno scaglione di reclute delle «Truppe Trieste». La pattuglia della Frecce Tricolori sorvolerà la piazza, mentre ai moli saranno ormeggiate unità della nostra Marina militare.

Sempre nella mattinata avrà luogo l’intitolazione di Capo di piazza al nome di Gianni Bartoli, il sindaco della seconda Redenzione. E poco dopo, in Municipio, terrà una seduta il consiglio nazionale dell’Anci (l’Associazione nazionale dei Comuni italiani).

Nel pomeriggio, sempre del 26 ottobre, al Circolo della cultura e delle arti sarà tenuta una conferenza storico-rievocativa degli avvenimenti del 1954. Di nuovo in piazza dell’Unità ci sarà la cerimonia dell’ammaina bandiera. Contatti sono ancora in corso per far venire a Trieste la banda dell’Arma dei carabinieri, che terrebbe un concerto serale in un teatro cittadino.

Altre iniziative sono state definite o sono in via di precisazione per fare da cornice alle celebrazioni ufficiali del trentesimo anniversario del grande «ritorno». La Rai dovrebbe trasmettere un filmato sugli ultimi anni del Governo militare alleato a Trieste, utilizzando spezzoni di filmati dell’epoca. A palazzo Costanzi era anche prevista una mostra fotografica rievocativa dei fatti e degli avvenimenti del 1953-1954.

Verrà pure istituito un servizio postale per l’annullo della corrispondenza con uno speciale timbro celebrativo. Il servizio di annullo postale funzionerà nella sede dell’ufficio infor-mazioni dell’Azienda di soggiorno in piazza dell’Unità.

Bandiere e memorie di quel lontano 26 ottobre

La solenne cerimonia rievocativa del trentennale in piazza dell'Unità

In uno scenario reso più suggestivo dal cielo rabbonitosi sono sfilati reparti eredi di gloriose tradizioni - Il giuramento delle reclute - Entusiasmo della folla per il passaggio della pattuglia delle Frecce tricolori spuntate da dietro le navi al momento dell'alzabandiera

di Pierluigi Sabatti
da Il Piccolo – Giornale di Trieste, anno 103, n° 247, 27 ottobre 1984, p. 5

Sotto un sole velato ma ugualmente caldo, ieri mattina in piazza Unità d’Italia si è svolta la cerimonia centrale delle celebrazioni per il trentesimo anniversario del ritorno dell’Italia a Trieste. Lo scenario, già suggestivo, della più bella piazza cittadina, era completato sul lato mare dall’ammiraglia della marina militare «Vittorio Veneto», attraccata insieme alla fregata «Perseo» e all’ammiraglia della sesta flotta Usa nel Mediterraneo «Puget Sound», tra Stazione Marittima e il molo Audace. Sul ponte della «Vittorio Veneto» spiccavano le divise blu degli ufficiali schierati.

La cerimonia è cominciata alle 10.10 in una piazza affollata (molta la gente e molte le scolaresche) anche se non gremita. Mentre la banda dei carabinieri suonava l’Inno d’Italia e altre melodie patriottiche, si sono schierati i reparti in armi delle varie unità e dei corpi armati dello Stato. Poi sono stati resi gli onori al gonfalone della città e alle bandiere di guerra dei reparti.

Alle 10.54, con una ventina di minuti di ritardo sul programma, sono arrivati il presidente del consiglio Bettino Craxi e il ministro della difesa Giovanni Spadolini. Hanno Passato in rivista, con passo spedito, le truppe schierate e sono saliti sulla tribuna, dov’erano ad attenderli il sindaco Franco Richetti, con la fascia tricolore, le massime autorità civili (c’era la nuova giunta regionale al gran completo con in testa il presidente Adriano Biagutti) e quelle militari, nonché il vescovo Lorenzo Bellomi. Tra il pubblico in tribuna erano presenti, l’ex sindaco Marcello Spaccini, la vedova del sindaco Gianni Bartoli, signora Lina, l’ex parlamentare Corrado Selci, e il console americano Frank Golino, insieme all’ammiraglio Edward Martin, comandante della sesta flotta Usa.

Giunte le massime autorità nazionali, c’è stato l’alzabandiera e quando i due vessilli, cittadino e nazionale, sono giunti in cima ai pennoni, ecco sfrecciare le Frecce Tricolori, che hanno strappato al pubblico un lungo, affettuoso applauso. L’effetto è stato notevole: i cinque velivoli, in Perfetta formazione, sono sfrecciati, lasciando la lunga coda bianca, rossa e verde, in un cielo azzurrissimo poiché in quel momento era sgombro di nubi e foschia. Sono arrivati da dietro la «Vittorio Veneto», hanno superato la piazza e si sono persi alla vista dietro il Municipio.

Quindi ha avuto luogo la cerimonia del giuramento delle reclute delle «Truppe Trieste», dell’ottavo scaglione 1984. Ai giovani ha rivolto un saluto Tranquillo Ferrari. Il veterano, decorato di medaglia d’oro per alcune eroiche azioni sul fronte russo nel ’42, ha ricordato il «diritto-dovere di servire sempre e comunque l’Italia».

Poco dopo le 11.30 hanno tenuto i due discorsi ufficiali il sindaco Franco Richetti e il Presidente del consiglio Bettino craxi (discorsi dei quali diamo ampio resoconto in altre parti del giornale).

Infine sono sfilati i reparti in armi e sono stati resi gli onori alle autorità, mentre si alternavano alcune marce suonate dalla fanfara dei bersaglieri e della banda dei carabinieri. Con le note de «Le ragazze di Trieste» la cerimonia in piazza si è conclusa.

Nel pomeriggio le celebrazioni sono continuate con l’intitolazione della Sala degli atti accademici dell’Università al nome di Angelo Ermanno Cammarata, Magnifico rettore del nostro ateneo in quell’epoca. Alle 17 c’è stato l’ammainabandiera in piazza Unità e contemporaneamente al Museo Revoltella l’omaggio a Carlo Scarpa, l’architetto che progettò la nuova ala del museo, che è stata ufficialmente inaugurata alle 18. Nell’occasione è stata aperta anche la mostra sul pittore triestino Eugenio Scomparini «Pittura e altro da Sedati a krajevo».

Alle 19, in piazza Unità, si.è esibita la fanfara dei bersaglieri della sezione triestina «Enrico Toti» e la giornata uelle celebrazioni si è poi conclusa con il concerto della Banda dei carabinieri al teatro «Giuseppe Verdi».

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