da Renato Rocchi, La meravigliosa avventura, vol. 3°, Udine, 1990, p. 135
■ 21 giugno – aerobase Aviano
• “Nato Day”
• organizzazione: 40th Tactical Group U.S.A.F.
• nota: 60.000 spettatori finalmente una giornata di sole ed un programma a ritmo sempre più incalzante, con la presentazione dei più moderni velivoli in dotazione alla NATO
• del programma, le “perle”
: decoIlo e passaggio di 4 F4 Phantom
: passaggio di 4 F 104 S del 51° Stormo
: presentazione dei G.91Y, pilota Magg. R. Mombelli
: presentazione del MB 326, pilota Cap C. Fazzini
: i “Gemini” – Gran Bretagna – 2 jet Provost
: le “Frecce Tricolori” chiudevano lo “show” con l'”Alto di 9+1 G.91″
Un doppio tonneau d’antologia – Il solista in un passaggio livellato
Al termine dell’Open day I piloti delle Frecce si schierano di fronte alla tribuna delle autorità dove avviene il rituale scambio di doni. Da sinistra in tuta da volo: Ten. Col. Sburlati, Cap. Franzoi, S.Ten. Bonollo, Cap. Ferrazzutti, Cap. Zardo, Serg. Santilli, Cap. Gallus, Cap. Jansa, M.llo Montanari, Ten Pettarin e S.Ten. Purpura. (Foto fam. Franzoi)
Aviano, 21 giugno 1970. Al termine dello scambio di doni i piloti vengono avvicinati da alcuni appassionati. Da sinistra: Ten. Col. Sburlati, S.Ten. Bonollo, Cap. Jansa, Cap. Franzoi e M.11o Montanari. (Foto Archivio Roberto Bassi)
da Roberto Bassi, Il destino in una stella, Udine, 2019, p. 158
Il 20 giugno le Frecce decollano da Rivolto e raggiungono Aviano da dove, dopo aver rifornito, ridecollano per il consueto volo di prova.
Durante la figura del “ventaglio”, il caccia pilotato dal M.llo Massimo Montanari subisce lo spegnimento del motore.
La reazione del bravo pilota è immediata.
Non effettua il tonneau previsto e, sfruttando l’energia accumulata, cerca di portare il velivolo all’atterraggio. Resosi conto dell’esiguo margine di sicurezza e della scarsa quota decide per il lancio indirizzando l’aereo verso una zona dell’aeroporto che a lui pare deserta. Mentre si appresta a tirare la maniglia di eiezione vede, attraverso il parabrezza, che nella zona prescelta vi sono delle persone e desiste dal tentativo.
Confidando sulla residua velocità cerca di raggiungere la pista. Con grande abilità, sensibilità, un pizzico di fortuna ed un G.91 costantemente scosso dalle vibrazioni che preannunciano lo stallo, riesce a raggiungere la pista. Un’estrazione del carrello altrettanto fortunosa, effettuata all’ultimo istante, lo consegna sano e salvo alla terra e disponibile per il volo del giorno successivo.
Valentino, dalla sua posizione di secondo fanalino, non vede nulla ma capisce dalle comunicazioni radio e dall’esortazione al lancio fatta da Sburlati che un suo collega se la sta vedendo brutta. Così il comandante Sburlati ricorda quei momenti:
“Massimino dichiarò emergenza per ‘flame out’ del motore. Lo seguii per tutta la planata invitandolo al lancio. Non disse nulla. Fu una manovra impeccabile… un atterraggio da ‘enciclopedia’”.
La manifestazione del giorno successivo raccoglie più di 60.000 spettatori che invadono il prato e i velivoli in mostra statica.
Numerose le presentazioni in volo tra le quali quella della coppia inglese dei “Gemini”. Sono le Frecce a concludere il programma e il pubblico lascia l’aeroporto di Aviano, per rientrare a casa, con il tricolore negli occhi.
Quindi, completati i rifornimenti, il team rientra a Rivolto.
Massimo ti ricordo con molto piacere. Serg. Mazzucchi