Ultimo aggiornamento: 30 Aprile 2019

Dietro le acrobazie dei piloti, il lavoro quotidiano a terra o degli uomini addetti alla manutenzione e alla sicurezza

di Paolo Cautero
da “Il Gazzettino” del 26 febbraio 2013 – pag. 15

Si avvicina il mese di maggio quando le Frecce Tricolori apriranno il ioro cinquantatresimo anno di attività.
Sarà l’ennesima stagione cadenzata da manifestazioni, soprattutto in Italia, ma anche all’estero, capaci di catalizzare ogni volta l’attenzione di centinaia di migliaia di persone. L’unica formazione al mondo di volo acrobatico composta da dieci elementi, costituisce sempre una garanzia di emozioni.
Dietro ai piloti però, fiducia e sicurezza vengono garantiti da un’altra squadra di grande e provata qualità: Sea è l’acronimo che la definisce e sta per Servizio efficienza aeromobili [ vedi pagina dedicata ]. Insomma i tecnici specialisti usciti dalle Scuole dell’Aeronautica Militare di Viterbo e Caserta. Sono elettromeccanici, motoristi, montatori, armieri, addetti agli equipaggiamenti, avionici (quelli che curano radio, bussola, strumentazione dei velivoli). Sono comandati da ufficiali a loro volta formatisi invece alla Scuola di Applicazione di Firenze.
Adesso, a Rivolto, capo di questa articolata struttura è Andrea Bolzicco di Pradamano: uno tanti aviatori “made in Friuii”. Al suo fianco i capitani Daniele Baldo, un novarese alla testa delle Sezioni tecnlca e Controllo qualità e manutenzione, e Adriano Zuliani di Campoformido (approntamento linea di volo).
L’attività dei 76 specialisti dell’Arma Azzurra avviene nel grande hangar situato nell‘area est della base di Rivolto. Si sviluppa su due tipi di manutenzione degli Aermacchi, i velivoli in dotazione alle Frecce Tricolori ormai da oltre trent’anni. La prima viene chiamata correttiva, nel caso vengano riscontrate anomalie in volo. È un’indagine molto severa, cade ogni 150 ore di volo che corrispondono a circa un anno di utilizzo e dura una di trentina di giorni.
Ci sono poi i quotidiani controlli di routine, standardizzati ma eseguiti ad hoc in quanto ogni velivolo pretende singole attenzioni: quello del solista viene sottoposto a sollecitazioni notevoli in conseguenza delle acrobazie che esegue, pretende riguardi superiori. Ogni 900 ore avviene un superiore controllo al Reparto Manutenzione Velivoli con sede a Lecce e, alla cadenza del 1800 ore, intervengono i tecnici civili della costruttrice Alenia Aermacchi.
A dirigere ie operazioni di manutenzione ii primo maresciallo Stefano Pandolfo, che è proprio di Rivolto e coordina il lavoro pratico dei sottoposti. Invece il suo collega Giovanni D’Urso, di Martignacco, sta alla testa della ventina di capi-velivolo, tecnici cui spetta la responsabilità diretta dei singoli aerei. Prima del decollo li controllano per circa un’ora, verificando che tutto sia a posto.
Operazione ripetuta dopo l’atterraggio. Gloria del «made in Italy», Acclamate in ogni parte del mondo, immagine qualificante del “made in Italy” a dispetto delle sue magagne, le Frecce Tricolori stanno per tornare a spiccare un volo iniziato nel 1961, quando inizio la grande avventura.
Il segreto dei tanti successi sta certo nelle figure mozzafiato che disegnano in cielo, ma anche a terra, dove c’è chi vigila con collaudata professionalità sulla sicurezza degli aerei e degli uomini a bordo.

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