Ultimo aggiornamento: 28 Gennaio 2022
La Provincia annulla l'«Air show»
La manifestazione sui cieli di Barcola prevedeva le evoluzioni delle Frecce Tricolori e dì altre squadriglie acrobatiche
L'esibizione, già in calendario, non si farà più. Bassa Poropat: «Non è una priorità»
di Piero Rauber
da Il Piccolo, anno 125, n° 125, 30 maggio 2006, p. 25
Il tradizionale «Air show» sulla riviera barcolana, già fissato da tempo per il prossimo 25 giugno, è ufficialmente annullato. Il budget della Provincia per il sostegno degli eventi estivi – assicura la neopresidente di Palazzo Galatti Maria Teresa Bassa Poropat – non consente oggi voli pindarici. E nemmeno quelli delle Frecce Tricolori.
La nuova amministrazione provinciale di centrosinistra, dunque, chiude con il passato recente. Cambia decisamente rotta rispetto ai due mandati precedenti, targati centrodestra e An in particolare. Ne consegue che a cambiare rotta sarà anche la pattuglia acrobatica nazionale. Fra le prime decisioni assunte dalla giunta Bassa Poropat, questo, finora, è di certo l’atto più clamoroso, giacché cancella – a non più di un mese dal cambio della. guardia – quella che era stata la vera «creatura» dell’ex presidente Fabio Scoccimarro, il finiano amante della velocità, dei motoscafi e delle evoluzioni aeree, dunque promotore e fermo sostenitore dell’«Air show» sui cieli di Barcola.
Questo segnale di discontinuità, peraltro, era stato annunciato fra le righe dai partiti che sostenevano l’avversaria di Scoccimarro, già in campagna elettorale. Dopo il voto, di fatto, si trattava di verificare se la Bassa Poropat avrebbe saputo mantenere le promesse tagliando già l’edizione 2006 o scegliendo la via della gradualità. Il dubbio, ora, si è sciolto.
«L’Air show” non si terrà – conferma la stessa neopresidente della Provincia, che è pure titolare della delega agli eventi e al marketing territoriale – sia per questioni di tipo organizzativo che per ragioni di ordine economico. In questo momento ci troviamo a dover far fronte a una serie di problemi di budget, per il finanziamento degli eventi estivi, che ci impongono delle scelte».
Scelte che, garantisce la Bassa Poropat, sono state già fatte e condivise dalla maggioranza di centrosinistra. «L’Air show” – rileva la numero uno di Palazzo Galatti – non era tra le mie priorità. E la decisione di non confermare tale evento è stata assunta congiuntamente dai membri della mia giunta. La data del 25 giugno, dunque, è annullata. E non so se potremo riproporre l’evento in futuro. Ribadisco, non è fra le nostre priorità».
Navigando sul web, tuttavia, il «Trieste Air show 2006» figura ancora nel calendario degli appuntamenti del portale dell’Aeronautica militare e nel sito del Club Frecce Tricolori. La scelta, dunque, pare essere decisamente fresca. «L’abbiamo presa – precisa ancora la Bassa Poropat – qualche giorno fa, allorché siamo stati contattati dagli organizzatori. Ho risposto loro che l’evento non rientrava negli intendimenti di quest’amministrazione. Come l’hanno presa? Non lo so».
«La realtà – aggiunge la presidente della Provincia – è che quest’anno non avremmo potuto sostenere assieme tutte le manifestazioni che sono in programma. La dispersione economica è quantomai pesante. Ciò che risparmieremo sull'”Air show”, circa 50mila euro, sarà impiegato per tappare le esigenze di altre rassegne, come “MiramarEstate” e le serate del Teatro Romano, per ognuna delle quali, sulla carta, ci vorrebbero 250mila euro. Cifre che, peraltro, oggi non sono in cassa. Dovremo comunque ridimensionare i budget».
Un’esibizione delle Frecce Tricolori a Trieste – La riviera affollata per assistere allo show
Frecce Tricolori, si fa avanti la Regione
Si candida anche il Comune che oggi discuterà la proposta di Bandelli, titolare dei grandi eventi: «Dobbiamo tentare di tutto»
Bertossi: «Importante lo show a Trieste, speriamo di salvarlo contenendo la spesa»
di Paola Bolis
da Il Piccolo, anno 125, n° 127, 1 giugno 2006, p. 20
La presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat ha reso nota la decisione di cancellare lo show delle Frecce Tricolori previsto per il 25 giugno: non ci sono soldi, «né la Provincia ha chiesto finanziamenti alla Fondazione CrTrieste o alla Camera di commercio». Si deve tagliare. Ma in aiuto «alla città» viene la Regione con l’assessore al turismo Enrico Bertossi.
«Bassa Poropat ha fatto benissimo, perché non ha trovato i soldi e la cifra è sproporzionata all’evento. Ma io credo importante che le Frecce, un vanto e orgoglio della nostra regione e di tutta l’Italia, volino anche su Trieste. Mi sono permesso di chiamare Paolo Tarantino (il comandante della pattuglia acrobatica nazionale, ndr) per chiedergli di non annullare la data del 25 giugno, che credo di potere dire “congelata”. Stiamo valutando la possibilità di salvare lo show – aggiunge Bertossi – guardando nel dettaglio i costi degli anni passati e cercando di mantenere l’impegno di spesa in un limite ragionevole che consenta all’amministrazione regionale di intervenire in aiuto alla città».
Se Trieste dunque «non può lasciare il passo a Grado e Lignano» con le Frecce, «non vogliamo fare gli intrusi in casa d’altri – precisa Bertossi -: vogliamo innanzitutto che Comune e Provincia accettino il nostro aiuto. Abbiamo bisogno del consenso delle istituzioni triestine e del supporto logistico di tutti».
Si aggiunge così un nuovo tassello al «caso Air show» esploso tre giorni fa, quando la numero uno di Palazzo Galatti ha precisato che per lo spettacolo del 2004 la giunta di centrodestra guidata da Fabio Scoccimarro aveva speso 187 mila euro, di cui 95 mila a carico della. Provincia, 50 mila della Fondazione CrTrieste, 40 mila dell’ente camerale e duemila dell’Aiat. E se Bertossi ribadisce come Bassa Poropat «ha fatto benissimo a sollevare la questione finanziamenti», a farsi avanti per le Frecce – ma a costo zero o quasi, viene precisato – potrebbe essere anche il Comune. L’assessore ai grandi eventi Franco Bandelli, di An come Scoccimarro, ne parlerà oggi ai colleghi della giunta per capire se l’esecutivo voglia «condividere un percorso, perché da soli non si fa mai niente», premette Bandelli. Ma «secondo me bisognerebbe tentare di tutto: va dato a Scoccimarro il merito di avere portato uno spettacolo che richiama centomila persone, e che è difficilissimo avere perché la Pattuglia è richiestissima. Se lo perdiamo stavolta…» E poi «ho ricevuto varie telefonate di protesta per la soppressione dell’Air show: la pattuglia nazionale è un vanto di questa nazione dal punto di vista militare».
Scovare soldi tra le pieghe del bilancio municipale? «Lo show non era previsto, non posso sbilanciarmi», dice Bandelli. Ma se la giunta dirà ok, «proporrei di cercare degli sponsor, con costi minimi per il Comune, tranne lo sforzo organizzativo della polizia municipale». La chiave? «Cancellare gli eventi collaterali e rinunciare per esempio alla tribuna per le autorità, che come tutti noi potrebbero godersi le Frecce da Barcola».
Il sindaco Dipiazza ricorda come lo spettacolo delle Frecce fosse «bello e di promozione per la città», e definisce «un errore» il non riproporlo. Da un punto di vista operativo «devo verificare», taglia corto Dipiazza, che però parla di «scelte politiche». E allora, «andremo a verificare se spenderanno 50 mila euro per qualche altra stupidaggine…»
Sul caso interviene anche il consigliere regionale di An Sergio Dressi, che parla di Air show tagliato per «pretestuose ragioni di ordine economico: l’importo modesto da trovare non sarebbe impossibile per i bilanci della Provincia, senza contare che il ricorso, ad esempio, ad un sostegno della Fonda-zione CrTrieste può essere attuato se solo la Bassa Poropat si dà una mossa invece di lamentarsi. Ma forse alla maggioranza di sinistra che sostiene la presidente – chiude Dressi – è il tricolore a dare fastidio».
Intanto, Bassa Poropat dice di non sapere dell’interessamento di Bertossi: «Lo sentirò volentieri e cercherò di capire cosa intende proporre. Se lui riesce a coprire le spese… Non è un problema di scelte politiche né ho alcun pregiudizio, ma faccio i conti con quello che ho. Sono messa alle strette e non solo per l’Air show». Perché «bisogna essere seri, invece l’amministrazione precedente o non lo è stata oppure ha fatto tante promesse pensando poi di coprire tutte le spese in sede di variazione di bilancio». «Mancano oltre centomila euro per MiramarEstate e per il Teatro romano, e la novità – aggiunge la presidente – è che ho verificato le poste per le manifestazioni “Provinciassieme” con i Comuni minori, e ho visto che non c’è mezzo euro: dovrei coprire tutto con le variazioni. Un malcostume che non intendo continuare».
Enrico Bertossi – Maria Teresa Bassa Poropat – Franco Bandelli – Passaggio delle Frecce Tricolori sopra il castello di Miramare
Si farà lo show delle Frecce Tricolori
La sinergia tra Regione, Comune e Provincia garantirà l'esibizione della pattuglia acrobatica di Rivolto
Bertossi: «Spese da contenere». L'Aeronautica: «La data del 25 giugno non è cancellata»
Trieste avrà anche quest'anno le Frecce Tricolori. «Siamo al lavoro per unire tutte le energie e confermare l'evento», dice l'assessore regionale al turismo Enrico Bertossi. Da Roma lo Stato maggiore dell'Aeronautica conferma: la data del 25 giugno non è stata cancellata, le Frecce vogliono volare su Trieste.
di Paola Bolis
da Il Piccolo, anno 125, n° 128, 2 giugno 2006, p. 20
Il caso è esploso pochi giorni fa, quando la presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat ha cancellato l’Air show già calendarizzato per il 25 giugno dalla precedente giunta di centrodestra guidata da Fabio Scoccimarro. L’edizione 2004 era costata quasi 187 mila euro, di cui 95 mila sostenuti dalla Provincia e il resto da Fondazione CrTrieste, ente camerale e Aiat: ma quest’anno non ci sono i soldi, aveva detto Bassa Poropat. Niente Frecce nel cielo di Trieste.
Nel centrodestra c’è chi ha parlato di una scelta «politica», come l’hanno definita tanto Scoccimarro quanto il sindaco Roberto Dipiazza. L’altro ieri, mentre l’assessore comunale ai grandi eventi Franco Bandelli rilanciava la necessità di «tentare di tutto» per riportare le Frecce a Trieste, la Regione con l’assessore al turismo Enrico Bertossi si è fatta avanti: del resto l’immagine di Trieste a livello turistico – ha ricordato – è legata anche ai piloti delle Frecce, le cui immagini sopra il golfo campeggiano in molti dépliant…
Poche ore dopo, la conferma da parte di Bertossi della volontà di organizzare lo spettacolo. Accompagnata da una precisazione: «Non serviranno molti soldi, stiamo ragionando su cifre molto ma molto più contenute di quelle spese in passato se si contenga la manifestazione al puro ambito aviatorio, senza iniziative di contorno come lo spettacolo di fuochi d’artificio o la cena di gala in Prefettura…» E mentre Bertossi ribadisce la necessità di «piena sinergia tra Comune Provincia e Regione», Bassa Poropat precisa: «Questa iniziativa va semplicemente governata dai tre enti, perché potremo eliminare spese inutili e non so in che modo giustificabili come quelle del 2004…»
La presidente si riferisce al rendiconto della manifestazione di due estati fa, dove sul totale di poco più di 186 mila euro una buona fetta – 81 mila 674 euro – risulta spesa per «appalto promopubblicitario e servizi logistici»; la cena di gala in Prefettura ha richiesto 13 mila 750 euro e lo spettacolo di fuochi d’artificio 28 mila 800 euro… «Il problema non è di tipo ideologico, ma di raccordo tra le istituzioni» ed economico, chiude Bassa Poropat rispondendo così anche alla frecciata che le rivolge Bandelli, secondo il quale «la presidente non si è resa conto che le Frecce sono protagoniste della proposta turistica della Regione stessa. Anche se capisco che ha altre priorità, come quelle di fare molte traduzioni degli interventi in consiglio provinciale…»
Se Bandelli ringrazia comunque la Regione e resta in attesa di «una risposta ufficiale» da quell’amministrazione, il sindaco Roberto Dipiazza evita ogni polemica e dice anzi di «non volere alcuna contrapposizione tra Comune e Provincia… dobbiamo collaborare; ringrazio la Regione e l’assessore Bertossi». Il primo cittadino concorda: «Comprimendo le spese al massimo, la manifestazione si può fare».
Se il 25 giugno è molto vicino, da Roma intanto arriva la conferma: i piloti della Pan restano pronti a volare su Trieste. È stato «preso atto» della lettera con cui la Provincia comunicava all’Aeroclub friulano di non volere organizzare l’Air show, ma al momento la giornata non risulta impegnata in altre manifestazioni. «Visti i rapporti molto forti di amicizia e solidarietà che ci legano al Friuli e a tutta quest’area – dice il generale Carlo Landi, capo del Quinto reparto dello Stato maggiore dell’Aeronautica da cui dipende al programmazione delle Frecce – noi siamo pronti a fare ogni sforzo per partecipare alla manifestazione», anche se la prevista cancellazione dello show ha suscitato nell’Aeronautica «perplessità». Del resto, tiene a precisare Landi, «gli interventi delle Frecce sono effettuati ovunque a titolo completamente gratuito da parte della forza armata».
E intanto, mentre Bandelli lancia l’idea di un «comitato» che gestisca l’Air show edizione 2006, «non servono comitati – che rischierebbero di assumere contorni politici – ma soltanto intesa. tra Regione Provincia e Comune per realizzare lo spettacolo», chiude Bertossi.
Frecce tricolori, confermata l'esibizione
La pattuglia sarà a Trieste il 25 giugno per lo spettacolo grazie al finanziamento della Regione in sinergia con gli enti locali
Scoccimarro congela il suo comitato: «Raggiunto l'obiettivo». Bertossi: «Non ce n'era bisogno»
Si era fatto avanti dopo che già l'assessore della giunta di Illy si era detto disponibile a sostenere l'evento. Giorgi: «Puntiamo a rendere annuale l'appuntamento»
di Paola Bolis
da Il Piccolo, anno 125, n° 131, 6 giugno 2006, p. 20
C’è piena intesa tra Comune Provincia e Regione sul fatto che l’Air show, inteso come sola manifestazione aerea dello stesso livello che in passato, si debba rea-lizzare. L’ha assicurato ieri l’assessore regionale Enrico Bertossi: «L’ho comunicato all’Aeroclub friulano. Ognuno farà la sua parte, il Comune garantirà i servizi logistici, la Regione aiuterà economicamente la manifestazione. L’Aeroclub si è già mosso» per organizzare l’evento. E se Bertossi ha ribadito che «non c’era bisogno di comitati, come ha detto lo stesso sindaco, per la riuscita della manifestazione», Dipiazza ha confermato la «sinergia» con Provincia e Regione.
Lo spettacolo delle Frecce Tricolori si farà regolarmente, adesso è ufficiale. Finisce così il caso esploso attorno alle Frecce che la precedente giunta Scoccimarro aveva pianificato per il 25 giugno. Cambiata l’amministrazione, la neo-presidente Maria Teresa Bassa Poropat aveva cancellato lo show. Niente politica ma questione di soldi, precisava snocciolando le spese per l’edizione 2004 ge-stita dalla giunta Scoccimarro: 187 mila gli euro spesi, di cui 81 mila 674 per «appalto promopubblicitario e servizi logistici», 13 mila 750 per «cena di gala in Prefettura», 28 mila 800 per fuochi d’artificio.
Ma ecco la Regione venire in aiuto a Bassa Poropat, mentre si faceva avanti anche il Comune con Bandelli. Il primo giugno l’assessore regionale al turismo Enrico Bertossi dichiarava di avere già chiesto al comandante delle Frecce di tenere per buona la data dello show, confidando di poterlo finanziare perché i costi – eliminando cene di gala e fuochi pirotecnici – potevano essere di molto contenuti. Condizione primaria, la disponibilità di Comune e Provincia a fare sinergia. «Dobbiamo collaborare, e ringrazio la Regione e Bertossi. Comprimendo le speSe al massimo, la manifestazione si può fare», rispondeva il sindaco mentre Roma confermava che le Frecce erano pronte a volare su Trieste.
A questo pùnto la pubblica discesa in campo di Scoccimarro. «Ho costituito il Comitato organizzatore dell’Air show di cui sono presidente». E «lo show lo orga-nizzo io. Ho già parlato con l’Aeronautica, con l’assessore comunale ai grandi eventi Franco Bandelli, con l’Aeroclub». Così dichiarava al Piccolo del 3 giugno l’ex presidente della Provincia Fabio Scoccimarro (An). Ne otteneva parole prudenti da-gli uomini del suo stesso partito: «Non so se sia pos-sibile per un privato cittadino dire “faccio io”», dubitava Bandelli. E il sindaco forzista Roberto Dipiazza si smarcava dicendo di avere nella Regione il proprio interlocutore.
Ma adesso Scoccimarro rinvia «a data da destinarsi» la conferenza stampa annunciata per oggi. E nel tardo pomeriggio di ieri, una nota firmata da Giorgi ricordava come il Comitato «si è mosso da subito per cercare di riunire attorno a un tavolo gli organizzatori» e ha infine «raggiunto l’obiettivo». «Fa enorme piacere che oggi la Regione ha capito il nostro desiderio ed è intervenuta con un finanziamento», recita ancora il comunicato. Il Comitato valuta «esaurito, per quest’anno», il proprio compito. Ma resta vigile e pronto a battersi per un inedito obiettivo: trasformare lo show «da biennale a annuale».
Frecce Tricolori sopra piazza Unità
Ieri un sorvolo dopo la vittoria dell'Italia, tra due giorni la manifestazione sul lungomare di Barcola
Domenica senso unico in viale Miramare e strada del Friuli
da Il Piccolo, anno 125, n° 146, 23 giugno 2006, p. 19
Il primo assaggio i triestini, l’hanno avuto ieri pomeriggio. Poco dopo le 18. Un sorvolo delle Frecce Tricolori proprio sopra piazza Unità, con un curioso tempismo. L’Italia del pallone aveva appena piegato la Repubblica Ceca. Le piroette nel fumo tricolore della pattuglia acrobatica si sono aggiunte ai festeggiamenti dei tifosi. Quelli a terra.
L’esibizione vera e propria delle Frecce, in programma domenica, anticiperà la partita degli ottavi di finale del Mondiale di Germania. Il «Trieste Air show 2006», insomma, diventa quasi una manifestazione beneaugurante per il calcio italico. Attraverso l’esibizioni di un AB 212 – elicottero AM che effettuerà una dimostrazione di elisoccorso – e ancora di un B25, del Red Bull Team, dell’A129 Mangusta, della Formazione Pioneer 300, del Bluevoltige, per concludere con il gran finale della pattuglia acrobatica nazionale delle Frecce Tricolori. Una manifestazione e promossa da Regione Friuli Venezia Giulia, Provincia e Comune di Trieste, Aeroclub friulano, Red Bulls e pattuglia acrobatica nazionale delle Frecce Tricolori. L’evento si svolgerà dalle 16.30 alle 19 sul lungomare di Barcola, i triestini e i turisti dovranno rispettare alcune semplici regole. «Non comporterà eccessivi disagi alla circolazione viaria», dice l’assessore comunale ai Grandi Eventi Franco Ban-delli. Evidenziando la messa a punto di un piano «in grado di garantire la funzionalità della circolazione viaria e la massima sicurezza della manifestazione».
Diverse le forze dell’ordine impegnate per gaantire lo svolgimento dello spettacolo: polizia, 118 e la Capitaneria di Porto, nonché i tanti volontari della protezione civile che collaborano alla riuscita del «Trieste Air Show». L’assessore Bandelli sintetizza così le principali soluzioni adottate per la viabilità: «A partire dalle 14 di domenica sarà istituito il senso unico di marcia in strada del Friuli, con direzione consentita da via del Perarolo a Prosecco. Ciò consentirà agli interessati di poter raggiungere il ciglione carsico, uno dei luoghi ideali dove poter seguire le evoluzioni acrobatiche degli aerei».
Dalle 15.30, invece, fine, al termine della manifestazione sarà chiuso al transito nella corsia di entrata a Trieste viale Miramare, fino all’altezza del piazzale 11 settembre a Barcola. Nella corsia di uscita da Trieste lo stesso viale Miramare sarà invece regolarmente percor-ribile e non ci sarà nessuna limitazione per i mezzi pubblici che potranno operare lungo l’arteria di scorrimento sia in éntrata che in uscita dalla città.
«Tra gli altri provvedimenti – ricorda Bandelli- sarà previsto, a partire dalle 8, il divieto di sosta e fermata in. viale Miramare, per un tratto di circa 300 metri sul lato mare, in prossimità del bar Miramare, ciò per consenti-re la sistemazione dei mezzi dell’organizzazione». E aggiunge: «Complessivamente abbiamo cercato – dice – di ridurre e contenere al minimo i disagi alla viabilità per la cittadinanza, per rispettare tutte le norme di sicurezza, necessarie ed indispensabili per un evento di questa portata».
Ma accanto alle rassicurazioni il Comune lancia anche un appello ai cittadini e agli automobilisti ad «avere un minimo di pazienza per cercare di superare costruttivamente eventuali disagi che inevitabilmente potrebbero verificarsi per una manifestazione dal forte richiamo di pubblico».
Un’apposita ordinanza della Capitaneria di Porto, infatti, stabilisce che durante la manifestazione sarà interdetto ai natanti e ai bagnanti un rettangolo di ma-re appositamente segnalato, garantendo comunque la balneazione fino a 50 metri dalla riva. Da ricordare ancora che sulla riviera barcolana sarà posto anche un impianto di amplificazione, attivo su una direttrice di circa un chilometro, attraverso il quale saranno illustrate e spiegate le diverse evoluzioni che compongono il programma delle esibizioni aeree, per il quale si prevede una durata che va dall’ora e mezza alle due ore.
Ore 18.10, le Frecce Tricolori nel cielo di Trieste
Richiamerà decine di migliaia di spettatori e di appassionati da tutta la regione, l'Air show in programma a Barcola dalle 16.30 di questo pomeriggio
Anche elicotteri di soccorso e d'attacco e un bimotore della Seconda guerra mondiale in due ore di evoluzioni
Si rinnova l'incanto delle Frecce Tricolori nel cielo di Trieste. Con un programma completo di quasi 25 minuti concluderanno l'Air show che prevede una serie ben più ampia di evoluzioni, dimostrazioni e passaggi aerei a partire dalle 16.30. Dal lungomare di Barcola e dal ciglione carsico la manifestazione sarà seguita da decine di migliaia di persone.
di Silvio Maranzana
da Il Piccolo, anno 125, n° 148, 25 giugno 2006, p. 19
Particolare non trascurabile, la balneazione fino a cinquanta metri di distanza dalla riva non sarà vietata: si potranno dunque seguire le evoluzioni di aerei e elicotteri, particolarmente bene tra Barcola e Grignano, anche immersi nella frescura del mare. Lo spettacolo però non sarà solo il momento culminante di una giornata balneare, ma attirerà numerosi triestini, appassionati da tutta la regione e turisti che si piazzeranno in posizioni strategiche lungo la riviera, sul Carso, sul waterfront cittadino. Eliminate invece, per questioni economiche, le tribunette delle quali non potranno usufruire così nemmeno le autorità che si prevedono numerose alla manifestazione.
L’esibizione delle Frecce vede infatti pressoché concordi tutte le forze politiche (anche Jacopo Venier, responsabile esteri del Partito dei comunisti italiani ha preannunciato la propria presenza) a esclusione di Rifondazione comunista e in particolare della senatrice Lidia. Menapace le cui dichiarazioni hanno suscitato vaste polemiche. Dopo essersi detta contraria all’ostentazione di uno strumento come le Frecce Tricolori quali simbolo dell’unità nazionale, Menapace ha criticato il fatto che la Regione Friuli Venezia Giulia utilizzi la Pattuglia acrobatica nazionale per promuovere la propria immagine turistica.
«Ringrazio l’amico e assessore della giunta Illy, Bertossi per esserci venuto finanziariamente in soccorso per l’allestimento della manifestazione – ha replicato ieri Franco Bandelli, assessore comunale ai grandi eventi e curatore nei dettagli della manifestazione – mi dispiace però che abbia per alleati personaggi del tipo di Menapace. Se continuerà a pubblicizzare il Friuli Venezia Giulia con la Pan, avrà il Comune di Trieste al suo fianco: dobbiamo restituirgli il favore.»
Lo spettacolo incomincerà alle 16.30 con l’esibizione di due elicotteri: l’AB 412 dei Vigili del fuoco e l’AB 212 del servizio Sar (Search and rescue) dell’Aeronautica militare. Simuleranno azioni di ricerca e di recupero dì persone in mare con l’ausilio anche di sommozzatori. Vi sarà quindi una serie di passaggi con fumi della pattuglia Pioneer 300 composta da quattro velivoli ultraleggeri autocostruiti all’aeroporto della Comina a Pordenone e pilotati da piloti civili italiani. Entreranno a questo punto in scena i Bluevoltige, pattuglia di motoalianti Fournier, velivoli francesi e piloti italiani che eseguiranno incroci e emetteranno fumi. Si potrà poi ammirare un A 129 Mangusta, elicottero d’attacco dell’esercito italiano di stanza a Casarsa e il B25 Mitchell, bimotore della seconda guerra mondiale, costruito nel Kansas nel 1945 con il look oggi un po’ retrò in argento sgargiante. A questo punto l’atmosfera sarà ben che carica e il miglior preludio alla Pattuglia acrobatica nazionale, di cui riferiamo sotto e che si esibirà alle 18.10, sarà costituito da The red bulls, la più importante pattuglia acrobatica civile italiana, nata dalla passione di ex piloti delle Frecce Tricolori. Sono veterani del cielo che si esibiscono alla guida dei mitici Sukoi SU 29 e SU 31.
«Frecce» in volo contro le polemiche
La spettacolare esibizione della Pattuglia acrobatica nazionale mette fine alla querelle politica legata all'Air show
Pienamente riuscita e svolta in clima bipartisan la manifestazione aerea
di Fulvio Baldassi
da Il Piccolo, anno 125, n° 25, 26 giugno 2006, p. 14 – 15
Uniti dalle Frecce. Pazzi per la pattuglia acrobatica nazionale. Quando dal ciglione carsico, con puntualità svizzera, sbuca il profilo del primo Aermacchi Mb 339 se ne vanno, assieme alla prima sbuffata tricolore, quasi 30 giorni di polemica vera o presunta. I soldi sono stati trovati, l’organizzazione viaggia che è un piacere, Barcola e ogni punto d’osservazione sono stipati come Copacabana per i Rolling Stones (circa 200 mila le persone stimate), la «Pan» offre lezioni di bravura e temerarietà. Punto.
Il «Trieste Air Show» riesce quasi nell’impossibile: mettere assieme in perfetto clima bipartisan destra e sinistra è far dimenticare definitivaìnente i giorni dell’incertezza, quando la neoeletta Maria Teresa Bassa Poropat si era trovata a fare i conti con un evento che, bilancio alla mano non sapeva come coprire. Ci ha pensato la Regione, il Comune ha fatto il suo e la cosa è finita lì. Non a caso il presidente della Provincia, quasi a confermare lo stretto legame con l’amministrazione del Friuli Venezia Giulia sia arrivata ieri nella piccola postazione vip (prima conferma immediata dei problemi di budget…) con uno «chaperon» d’eccezione come l’assessore regionale Roberto Cosolini. Godendosi, tra l’altro, la prima parte dell’esibizione seduta imperturbabile sotto un sole che scaldava come un raggio laser, senza tradire nè emozioni nè sofferenza fisica, prima di trovare rifugio sotto un opportuno ombrellone.
Clima di pacificazione, si diceva, e in effetti non ci sono troppi posti e troppe occasioni in città dove si possono vedere in un angolo la bimba di Roberto Menia (An) e nell’altro il figlio di Jacopo Venier (Comunisti italiani) giocare tranquilli mentre i padri non si perdono neanche un «looping» o un «tonneaux». Incidente chiuso, dunque, con il solo Menia a buttare là una battuta acida in indiretta risposta a un’altra polemica, quella sollevata da Lidia Menapace di Rifondazione comunista («E meno male che inquinano l’aria e costano troppo…») che peraltro si è persa nel generale clima festaiolo.
Lo show, in effetti, non poteva trovare cornice migliore. Lasciate agli archivi le incertezze metereologiche dell’edizione 2005 [2004, ndc] il Grande Coreografo ha offerto ieri condizioni eccezionali: cielo sereno, caldo torrido ma anche una leggera brezza che di tanto in tanto rinfrescava chi alle climaticamente più abbordabili alture carsoline ha preferito la riviera.
Buono, ottimo il programma, iniziato con una simulazione di elisoccorso effettuata da un AB412 dei Vigili del Fuoco, e da un AB212 dell’Aeronautica militare che hanno «recuperato» un finto naufrago proprio davanti ai Topolini, dove si erano piazzati lo staff organizzativo della manifestazione e lo sponsor Red Bull.
Altamente spettacolare anche la successiva esibizione dell’ Al29 Mangusta dell’ Esercito, una sorta di carro armato volante, con una mitragliatrice capace di sparare 1200 colpi al minuto ma che, per fortuna, ha avuto in anni recenti ben poche occasioni per usare. Impressionanti, comunque, le doti di maneggevolezza dimostrate, con acrobazie che solitamente si volevano riservate ai soli aerei.
Si è andati poi quasi a tempo di valzer con i mo-toalianti «Bluevoltige», silenziosissimi, le cui evoluzioni sono state accompagnate da terra da una musica molto «viennese».
Ci si è preparati quindi al climax della giornata con le evoluzioni di uno splendido B 25 Mitchell, uno dei bombardieri che misero in ginocchio il Giappone nella seconda guerra mondiale ma che adesso, opportunamente tirato a lucido, si limita più modestamente a fare da testimonial pubblicitario.
Di eccellente livello spettacolare anche le acrobazie delle squadriglie civili del «Red Bull Team» e dei Pioneer 300, ottimi antipasti all’arrivo delle «Frecce».
La «Pan» è arrivata in perfetto orario direttamente dalla base di Rivolto, esibendosi per quasi mezz’ora nel programma completo. In un cielo colorato dai fumogeni si sono quindi alternati lo «Schneider», la figura a «Cardioide», improvvise aperture in «break» della formazione mentre il solista, un ispiratissimo Andrea Rossi, mozzava il fiato al pubblico con salite in verticale e virtuosismi che hanno strap-pato applausi a non finire.
C’era curiosità per vedere anche il triestino (muggesano, in realtà) della pattuglia, Piercarlo Ciacchi, ma nella formazione, solista a parte, non c’è troppo spazio per gli individualismi. Diciamo dunque che ha confermato assieme agli altri l’eccellente affiatamento che, classica »bomba» a parte, ha vissuto il momento topico e più emozionante nella cosiddetta «Arizona», con la formazione a triangolo che si divide e ricongiunge mentre il solista sale verticalmente fino a raggiungere la situazione di stallo e scende a motore spento dentro i suoi stessi fumi (è la cosiddetta «scampanata»). Non poteva mancare la finale «Alona», con la formazione aperta a carrello aperto, a formare con i fumi il Tricolore, il solista a incrociare, e più di qualche lacrimuccia sui visi dei triestini, che al Tricolore ci tengono…
Le Frecce Tricolori sorvolano due dei simboli di Trieste, il Castello di Miramare e il Faro della Vittoria – Menia, Bandelli e Dipiazza mentre guardano l’Air show – L’arrivo delle Frecce Tricolori in formazione – La spettacolare figura della «scampanata» del solista – Macchine fotografiche, telecamere e telefonini per immortalare l’evento – Migliaia di sguardi al cielo per seguire le evoluzioni – Il saluto finale della pattuglia acrobatica, con fumata tricolore (Fotoservizio di Andrea Lasorte)
testo e foto da trieste.com [ fonte ]
Domenica 25 giugno nella giornata dell’Air Show 2006 si sono esibiti piloti ed aereomobili, ambedue con caratteristiche ecezzionali, il primo come abilità nella “guida” e il secondo nel dare la possibilità, grazie alle caratteristiche costruttive, ad eseguire manovre, non proprio da manuale, ai loro abili “guidatori”
Sulla testa di circa duecentomila persone, in una caldissima giornata estiva, hanno concluso la Giornata dell’Aria la PAN Frecce Tricolori, che commentati da Cap. Saia hanno, in conclusione, coperto il Golfo con un enorme tricolore che ha indugiato a scomparire, sopra un mare dorato, dopo l’allontanarsi dei velivoli nazionali.