Ultimo aggiornamento: 17 Gennaio 2020

di Rinaldo Frignani
da Corriere della sera, 27 maggio 2007, p. 2

Tonneaux sinistro a diamante, ventaglio, apollo 313, cuore, tonneaux destro a cigno, arizona, bull’s eye, bomba. C’è anche un pezzo di Roma nella spettacolare coreografia delle Frecce Tricolori che oggi pomeriggio si esibiranno a Pratica di Mare nella Giornata Azzurra. Arriva dall’Infemetto, infatti, il capitano pilota Simone Pagliani, 33 anni, in gergo «numero 6» della pattuglia acrobatica nazionale e «leader» della seconda sezione della squadriglia. «Diciamo che a Pratica è un po’ come se giocassi in casa – spiega l’ufficiale, già intercettore sugli F104 del 9° Stormo, accanto al suo Mb339A – anche se l’emozione di far parte delle Frecce è sempre grandissima. Ne ho subito il fascino fin dall’inizio, come accade a ogni pilota o a un semplice appassionato di volo. Per me, poi, entrare nella pattuglia è stato come vincere una sfida per sapere se ce l’avrei fatta».

Il capitano Pagliani non è soltanto un pilota della Pan dal 2002 (nell’Aeronautica dal 93), ma è anche l’ufficiale incaricato degli incroci e dei ricongiungimenti della pattuglia acrobatica. Un ruolo fondamentale nelle disegnate dai 10 velivoli tricolori («la bomba è quella più spettacolare, ma il cuore, più difficile, è quello che mi dà sempre maggiori soddisfazioni», rivela Pagliani) che il — pilota dell’Infernetto svolge insieme a quello di addestratore dei nuovi arrivati. «Ogni anno riceviamo dieci domande d’ammissione da piloti militari con un bagaglio di almeno mille ore di volo in assetto tattico e cinque anni di esperienza nei reparti – aggiunge Pagliani -. Gli aspiranti trascorrono con noi una settimana nella base di Rivolto (Udine), poi ci riuniamo e ne scegliamo al massimo due». Ma come deve essere un pilota delle Frecce? «Prima di tutto deve essere un tipo tranquillo, mai nervoso, né permaloso. Deve accettare le critiche e saper convivere almeno per sei mesi all’anno con noi. Bisogna adattarsi. Chi non lo fa o non ha il carattere giusto, anche se è un asso, non può far parte delle Frecce».

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