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«Frecce Tricolori» oggi in Italia dopo due mesi in USA e Canada

da Corriere della sera, 16 settembre 1986, p. 6

ROMA — Le «Frecce Tricolori» della Pattuglia acrobatica tornano in Italia oggi, dopo i riconoscimenti ottenuti nella tournée di oltre due mesi negli Stati Uniti e in Canada. Il rientro alla base di Rivolto (Udine) è previsto per le ore 16: le «Frecce» saranno intercettate e scortate dagli F104 dell’Aeronautica Militare.

Le Frecce Tricolori durante il debutto in USA sulla aerea base di McGuire

Conclusa con il rientro alI'aeroporto di Rivolto la lunga tournée nordamericana della Pattuglia acrobatica nazionale

di Gianfranco Simone
da Corriere della sera, 17 settembre 1986, p. 6

DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE
UDINE — «Via l fumi tricolori». È la voce del tenentecolonnello Pino Bernardis, comandante delle «Frecce Tricolori» amplificata dagli altoparlanti davanti alla tribuna nell’aeroporto di Rivolto. All’orizzonte, contro il sole che tramonta, s’intravede una nuvola verde, bianca e rossa. Qualche attimo dopo ne vengono fuorl i dodici Aermacchi «MB-339» della Pattuglia acrobatica nazionale che tornano dalla loro trionfale tournee negli Stall Uniti. Sopra la scia tricolore, ormai lunga dieci chilometri, si distinguono le quattro fumate grigie degli «Starfighter» di scorta.

I dodici piccoli caccia-bombardieri blu ritornano sopra la pista, si allargano a ventaglio con una manovra ovviamente perfetta e atterrano in fila. Mentre parcheggiano, tra i fotografi che si fanno avanti due bambini che reggono un cartellone con la scritta: «Ben tomato papà» e con un disegno naif di un «MB-339». Sono figli del capitano Gropplero di Troppenburg, il secondo fanalino della formazione. ll più piccolo abbraccia il padre ancora nella carlinga. Il maggiore si ritrae perchè si verpogna della Tv.

C’e anche Ii padre di Gropplero, che come pilota della Regia Aeronautica ha meritato una medaglla d’oro al valore durante la Seconda Guerra mondiale. Incontro Bernardis, appena sceso dall’aereo, mi fa un cenno e dice: «Dopo» e abbraccla la moglie, una signora bionda. Dopo confida di essere stanco morto. Chiedo cosa sia stato peggio, se la trasvolata atlantica o le esibizioni.

«Tutt’e due», rlsponde.

È stato un viaggio di dieci seitimane che ha portato dodici piloti, altri quattordici ufficiali e settantotto sottufficiali con i dodici «MB-339», due Hercules per il trasporto delle parti di ricambio e due Atlantic per l’eventuale soccorso in mare, fin nel Canada e negli Stall Uniti via Germania, Inghilterra, Olanda e Groenlandia.

Le esibizioni sono state ventidue e si sono svolte su undici aeroporti da North Bay nell’Ontario, a Vancouver nella Columbia Britannica e da Sheppard nel Texas a Andrews, presso Washington. Il successo è stato totale. Non solo per l’accoglienza delle centinaia di migliata di connazionali ma soprattutto per gli elogi del tecnici, compresi gli alti ufficiali della US Air Force che hanno riconosciuto la superiorità delle «Frecce Tricolori», su tutte le altre pattuglie.

È una superiorità che si può spiegare con un semplice dato: è l’unica pattuglia che conta nove elementi, compreso un solista, mentre le altre ne contano meno e quindi le sue figure acrobatiche risultano molto più difficili.

Un quarto d’ora dopo t’arrivo delle «Frecce Trlcolori» è atterrato il «DC 9» che portava il ministro della Difesa, Spadolini. Questi ha espresso alle «Frecce Trlcolori» «l’ammirazione degli italiani che è fatta di sentimento patriottico e non di assurde nostalgie nazionalistiche. Tutte le virtu che voi rappresentate, la cavalleria, il coragglo, l’amore del rischio, la capacita di sacrifIcio, iI senso d’emulazione si oppongono a tutti i mostri dell’irrazionale, cioè alla fuga dalla ragione che l’ignominla terroristica ci fa tragicamente sperimentare in queste settimane in Europa e non solo in Europa».

Spadolini ha conctuso il suo discorso rivolgendo un saluto al Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, generale Basilio Cottone che proprio oggi lascia il suo incarico per ragglunti limiti di età e viene sostituito dal generale Franco Pisano, fino a ieri comandante della Prima regione aerea di Milano.

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