Ultimo aggiornamento: 4 Marzo 2020
I nostri piloti invitati nel 1985 a esibirsi in dodici Stati
di Giovanni Caprara
da Corriere della sera, 18 maggio 1985, p. 6
MILANO — Gli acrobati del cielo ritornano In azione. Con una esibizione a Frosinone dove si celebra la costituzione della scuola volo elicotteri, oggi la pattuglia acrobatica nazionale dell’Aeronautica Militare inizia la serie stagionale delle sue rappresentazioni in Italia e all’estero che si concluderà il 3 novembre prossimo a Redipuglia.
Complessivamente, nell’arco di cinque mesi e mezzo, gli undici aeroplani Macchi MB-339 con la freccia tricolore disegnala sui fianchi parteciperanno a diciotto manifestazioni nazionali e a dodici straniere volando nei cieli del Belgio, della Germania, della Danimarca, dell’lrlanda, dell’Olanda. Quest’anno inoltre, la pattuglia rispondendo ad un invito dei governi egiziano e giordano si recherà anche al Cairo e ad Amman.
«Le richieste che riceviamo dall’estero sono numerose — ha ricordato il generale Franco Pisano, comandante della Prima Regione Aerea presentando il programma per il 1985 — e dall’anno prossimo posso anticipare che voleremo anche negli Stall Uniti».
Le «Frecce tricolori», che hanno la loro base all’aeroporto di Rivolto, rientrano nella classifica dei reparti come 313.o Gruppo al comando del colonnello Bernardis. «La vita della pattuglia — ha precisato il generale Pisano — è distinta da due stagioni, da una parte i nostri piloti si addestrano ai compiti difensivl svolgendo le normali attività militari; dall’altra c’è la stagione delle manifestazioni attraverso le quali dimostriamo la nostra preparazione».
Il generale Pisano chiarisce questi aspetti con una legittima vena d’orgoglio essendo stato lui stesso capo della pattuglia nei primi anni d’attività, agli inizi degli anni Sessanta. Quest’anno, tra l’altro, le frecce celebrano il 25.mo anno della fondazione e il ricordo viaggia su un lungo elenco di allori guadagnati disegnando tra le nuvole delle «figure» che per chi rimane a terra hanno sempre dell’incredibile.
Ma come si diventa pilota delle «Frecce Tricolori»? «Innanzitutto — dice il generale Pisano — per una particolare dedizione al volo a poi per la capacità dimostrata nei reparti. Sono molti i pilotl cite vorrebbero andare a Rivolto, ma la selezione compiuta tra i possibili candidati è per forza notevole. L’età media dei piloti delle Frecce Tricolori va dai 23 ai 28 anni, a seconda che provengano dall’Accademla Aeronautica o dal ruolo di complemento. Hanno un’esperienza di almeno mille ore di volo e si trattengono al gruppo circa cinque anni. Dopo c’è il ritorno at reparto e alla normale carriera».
Ritornando al programma per il 1985 le città o le basi nelle quali si svolgeranno le manifestazioni sono Treviso, Padova, Roma. Vergiale, Bolzano, Aviano, Rieti, Carpi, Vicenza, Venezia, Pisa. Decimomannu, Amendola e Genova, oltre a Frosinone e Redipugita che apriranno e concluderanno l’attivita.
Come è posstbile richiedere l’intervento delta Pattuglia? «Le domande — ha ricordato il colonnello Bernardis — per riguarda il territorio nazionale, vanno presenlate all’Aero Club d’Italia».