Ultimo aggiornamento: 2 Settembre 2020

di Rudy Barassi
da Renato Rocchi, La meravigliosa avventura, vol. 4°, Udine, 2000, p. 230

“…pronti per l’apertura, via!”

ed eccomi qua, a testa in giù mentre la sottostante pianura friulana velocemente si avvicina, pronto a puntare nuovamente l’intenso blu del cielo, dopo che avremo effettuato l’incrocio del cardioide; e quindi di nuovo in accelerazioneverso la terra per poi sfuggire ancora verso l’alto quasi dimentico della gravità.

Il ritmo incalzante con il quale le manovre si susseguono e la concentrazione elevata, non lasciano spazio alle emozioni, che si vivono solo in un secondo momento nonostante siano la parte più gratificante di questa professione.

L’amore ed il calore che si avvertono normalmente attorno alle Frecce, sono l’emozione più intensa ed appagante, ma il sentimento di stima e di orgoglio che i friulani esprimono alle Frecce é sicuramente speciale.

Anch’io da buon friulano, ho sempre avuto radicati in me questi sentimenti di ammirazione nei confronti della P.A.N. ed é per questo che la mia assegnazione al 313° Gruppo A.A., é stata motivo di immenso orgoglio, unito dal fatto che coronavo così un sogno che avevo sin da bambino.

E cosi, quando vedo le ali blu del mio aereo e in lontananza scorgo le montagne della Carnia, le stesse montagne dove da bambino correvo per guardare al cielo gli aerei passare, cresce in me l’emozione e l’orgoglio di essere un Friulano che vola questa “meravigliosa avventura”.

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