Ultimo aggiornamento: 9 Dicembre 2024

Scalfaro: «Questa Patria ha diritto di poter riprendere a volare»

da Corriere della sera, 6 agosto 1992, p. 2

ROMA — «Anche questa Patria ha diritto di poter riprendere a volare, ma per volare ha bisogno di questa ricchezza di valori»: lo ha detto il Capo dello Stato parlando ai componenti della Pattuglia acrobatica nazionale (le Frecce Tricolori).

«Un grazie perché avete portato onore a questa nostra Patria — ha premesso Scalfaro — che è in un momento di sofferenza. Non penso che anche la presenza più affascinante, più entusiasmante, che voi potete portare, copra queste sofferenze. Però, certamente, dà la sensazione di quanto di pulito, di vero, di buono, di umano, di ricco c’è da difendere in questa nostra Patria, Patria con la P maiuscola».

«Il mio grazie va a questo vostro rischio — ha detto ancora il Presidente Scalfaro — che è fatto con intelligenza, con senso di responsabilità, con attenzione ai valori umani. Congratulazioni per questo, perché se crisi c’è in Italia, non è quella del disavanzo economico, non è quella del delitto. La crisi è che i valori umani a poco a poco sono andati calando. Non regge un popolo e non regge una democrazia, se non ricuce i valori dell’uomo. In questo senso il vostro apporto — ha concluso Scalfaro rivolto alle Frecce Tricolori — come singoli, come gruppo, la vostra presenza all’estero, la vostra stessa capacità di lavoro, di impegno e di sacrificio, mi dà titolo per affermare che sono un esempio per tutti».

Scalfaro: ' L'Italia deve volare'

da ricerca.repubblica.it, 6 agosto 1992 [ fonte ]

ROMA – “Anche questa patria ha diritto di poter riprendere a volare, ma per volare ha bisogno di questa ricchezza di valori”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro ai componenti della Pattuglia acrobatica nazionale, le “Frecce tricolori” ricevute ieri al Quirinale a conclusione del recente viaggio negli Usa e in Canada.

Presenti il ministro della Difesa Salvo Andò e il capo di stato maggiore dell’ Aeronautica, generale Stelio Nardini, le “Frecce” hanno ricevuto il ringraziamento del capo dello Stato per le positive manifestazioni aeree svolte in occasione delle celebrazioni per il cinquecentesimo anniversario della scoperta dell’ America.

“Un grazie perché avete portato onore a questa nostra patria – ha premesso Scalfaro – che è in un momento di sofferenza. Non penso che anche la presenza più affascinante, più entusiasmante, che voi potete portare, copra queste sofferenze. Però, certamente, dà la sensazione di quanto di pulito, di vero, di buono, di umano, di ricco c’ è da difendere in questa nostra patria, Patria con la ‘ p’ maiuscola”.

“Il mio grazie va a questo vostro rischio – ha detto ancora il presidente Scalfaro – che è fatto con intelligenza, con senso di responsabilità, con attenzione ai valori umani. Congratulazioni per questo, perchè se crisi c’ è in Italia, non è quella del disavanzo economico, non è quella del delitto. La crisi è che i valori umani a poco a poco sono andati calando”

Scalfaro incontra le Frecce tricolori «Anche la patria riprenda a volare»

Il presidente a Giovannini: «I monopoli uccidono la libertà di stampa»

da L’Unità, 6 agosto 1992, p. 5

ROMA. «Anche questa patria ha diritto di poter riprendere a volare, ma per volare ha bisogno di questa ricchezza di valori». Con una metafora «aviatoria», il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro ha salutato ieri i componenti della pattuglia acrobatica nazionale (le Frecce tricolori), in visita al Quirinale, assieme al ministro della Difesa Salvo Andò e al capo di stato maggiore dell’Aeronautica, generale Stelio Nardini.

«Il mio grazie – ha spiegato Scalfaro – va a questo vostro rischio che è fatto con intelligenza, senso di responsabilità, attenzione ai valori umani. E se c’è crisi in Italia, non è quella del disavanzo economico o quella del delitto: la crisi è che i valori umani a poco a poco sono andati calando. Non regge un popolo e non regge una democrazia, se non ricuce i valori dell’uomo».

E ancora: «Avete portato onore a questa nostra patria che è in un momento di sofferenza. Non penso che anche la presenza più affascinante, più entusiasmante che voi potete portare, copra queste sofferenze. Però certamente dà la sensazione di quanto di pulito, di buono, di umano c’è da difendere in questa nostra patria, con la P maiuscola».

La giornata del presidente detta Repubblica è stata particolarmente ricca di incontri e di colloqui. In particolare, in mattinata. Scalfaro ha ricevuto il presidente dell’Ansa, Giovanni Giovannini, che è anche presidente della Fieg. E anche a lui, a agli altri rappresentanti dell’agenzia nazionale stampa associata, ha rivolto parole niente affatto di circostanza sul tema della libertà di stampa e sul valore del servizio alla verità, «sempre e ad ogni costo», su cui si fonda il rispetto della libertà.

«Essenziale al raggiungimento di questo fine – ha concluso il capo dello Stato – è il massimo di pluratismo nell’informazione, mentre è turbativa della verità e quindi anche della libertà ogni posizione monopolistica».

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