Ultimo aggiornamento: 9 Maggio 2019
di Alessandra Lancia
da Il Messaggero – 28 agosto 2016 [ fonte ]
RIETI – Una traccia rossa in meno, solo 9 aerei in volo invece che 10: la formazione delle Frecce Tricolori si è presentata così nel cielo di Jesolo per l’annuale esibizione (cancellata la definizione air show) andata in scena nel pomeriggio davanti a 500 mila persone e in diretta su Rai Uno.
All’appello di uno dei più importanti appuntamenti della stagione internazionale della Pan mancava il Pony 7 del capitano Luca Galli di Amatrice, accorso nel suo paese di origine per dare una mano ai soccorsi. I suoi compagni della Pattuglia acrobatica nazionale, l’unica al mondo a schierare 10 velivoli, hanno deciso di non utilizzare uno dei piloti di riserva sempre disponibile e di lasciare vuoto il suo posto (slot) di terzo gregario a sinistra in segno di solidarietà con le popolazioni colpite dal terremoto. E in tanti a Jesolo, prima che lo speaker spiegasse la circostanza, si sono chiesti il perché di quell’imprevisto “buco” nelle comunque perfettamente allineate figure del “calice”, del “cigno”, del “diamante” che fanno parte del programma dell’esibizione effettuata dagli Mb339.
E nel finale le note del “Silenzio” hanno preso il posto della consueta “Turandot”, con un’onda tricolore che ha disegnato in cielo una sorta di abbraccio all’Italia centrale. Da Amatrice in collegamento con Jesolo il capitano Galli, già pilota di Tornado a Ghedi al 154° Gruppo del 6° Stormo, si è complimentato con i colleghi per un’esibizione sì emozionante ma volutamente monca: “E’ stato un meraviglioso omaggio che ci dà speranza. La speranza che la mia terra torni come prima e che non sia dimenticata. Da qui ho sentito la forza dei miei compagni di volo, la loro energia, il loro cuore”.
Durante la grande manifestazione aerea di Jesolo è stata allestita una raccolta di fondi per gli abitanti di Amatrice, Accumoli e Arquata.
‘Diserta’ le Frecce Tricolori: “Devo essere vicino al mio paese, Amatrice”
da direttanews.it – 29 Agosto 2016 [ fonte ]
Mezzo milione di persone ha preso parte ieri alla tradizionale esibizione delle Frecce Tricolori, a Jesolo, trasmessa anche da Raiuno in diretta. Cerimonia un po’ dismessa, con la cancellazione della definizione air show e l’assenza del Pony 7 del capitano Luca Galli. Questi è infatti di Amatrice e dopo il terribile sisma che l’ha rasa al suolo è accorso nel suo paese di origine per dare una mano ai soccorsi. Così. i suoi compagni della Pattuglia acrobatica nazionale, l’unica al mondo a schierare 10 velivoli, hanno fatto una scelta importante: quel vuoto non andava rimpiazzato.
Lo slot di terzo gregario a sinistra è rimasto così vuoto in segno di solidarietà con le popolazioni colpite dal terremoto, mentre i tanti presenti si chiedevano da cosa derivasse quell’imprevisto “buco” tra le figure inscenate dagli Mb339 . Lo speaker ha poi annunciato l’assenza di Luca Galli, svelando l’arcano, mentre nel finale le note del “Silenzio” hanno preso il posto della consueta “Turandot” e un’onda tricolore ha disegnato in cielo una sorta di abbraccio all’Italia centrale.
La commozione di Luca Galli
Subito dopo, è arrivato il collegamento da Amatrice con il capitano Luca Galli, già pilota di Tornado a Ghedi al 154° Gruppo del 6° Stormo, che non è riuscito a nascondere la commozione: “E’ stato un meraviglioso omaggio che ci dà speranza. La speranza che la mia terra torni come prima e che non sia dimenticata. Da qui ho sentito la forza dei miei compagni di volo, la loro energia, il loro cuore”. Non è mancata la solidarietà nei confronti degli abitanti di Amatrice, Accumoli e Arquata, con una raccolta fondi.
Le "Frecce Tricolori" nel segno della solidarietà per i terremotati
da Il Gazzettino – 28 Agosto 2016 [ fonte ]
JESOLO (VENEZIA) – Le note del ‘Silenzio’ hanno accompagnato i passaggi finali delle Frecce Tricolori in una esibizione a Jesolo all’insegna della solidarietà a favore delle popolazioni colpite dal terremoto in centro Italia. Circa 500mila persone hanno seguito le evoluzioni in cielo della Pattuglia acrobatica nazionale, formata per l’occasione solo da nove velivoli rispetto ai dieci che compongono la formazione delle Frecce Tricolori.
Assente il velivolo ‘Pony 7’ del cap. Luca Galli, in questi giorni ad Amatrice, suo paese natale, per dare un aiuto ai suoi compaesani colpiti dal sisma. Inalterato comunque il programma della pattuglia acrobatica, con la formazione anche di un grande cuore bianco in cielo che tutti hanno collegato all’abbraccio dell’Italia alle terre colpite dal terremoto.
La manifestazione aerea da anni richiama le Frecce Tricolori e il meglio dell’acrobazia aerea civile a Jesolo, ma per questa edizione – aperta da un minuto di silenzio in ricordo delle vittime e il suono dell’Inno di Mameli – è stata volutamente messa da parte la dimensione dello show, in accordo tra amministrazione comunale ed Aeronautica Militare, per sottolineare l’aspetto della solidarietà attraverso una raccolta fondi diretta tra il pubblico e la promozione del numero 45500 per l’invio di sms. Il sindaco Valerio Zoggia ha più volte ribadito che «è stata una occasione di solidarietà, in accordo con l’Aeronautica Militare» ed ha espresso la speranza che i paesi distrutti vengano ricostruiti