(Ultimo aggiornamento: 19 Aprile 2019)

da Aeronautica, Anno LV – n. 8-9 – agosto-settembre 2010, p. 28

Nel corso del Salone è stato ufficialmente annunciato che la pattuglia acrobatica Al Fursan (“I cavalieri”) degli Emirati Arabi Uniti, attualmente su Hawker Hawk, ha espresso l’intenzione di volare su dieci MB.339 come la nostra PAN.
In tale ottica gli EAU hanno acquisito quattro MB.339 che, già nella linea del 61° Stormo di Lecce, sono ora negli stabilimenti
Alenia Aermacchi di Venegono per una revisione generale e trasformazione mentre i restanti, già dell’aeronautica del Dubai e oggi in linea con gli EAU, sono stati già sottoposti in loco a tali lavori da parte di un team dell’azienda costruttrice.
Nell’occasione è stato anche reso noto che l’Aeronautica Militare fornirà agli EAU l’addestramento dei piloti acrobatici.
Alcuni piloti degli Emirati sono infatti già giunti a Rivolto, sede delle Frecce Tricolori, dove hanno cominciato a volare
con gli MB.339A del 61° Stormo e piloti militari italiani con lunga esperienza nella PAN.

Vedi articolo sull’addestramento

Quello sponsor che genera dubbi

di Rosario Amico Roxas
da Il fatto nisseno, Anno I, num. 3, aprile 2011, p. 30 (estratto)

[…] E’ notizia dello scorso 19 luglio: gli MB.339 Aermacchi doteranno, dopo la nostra, una seconda pattuglia acrobatica, quella degli Emirati Arabi Uniti.
L’operazione prevede un ruolo anche per l’Aeronautica Militare, che fornirà l’addestramento dei piloti acrobatici emiratini alcuni dei quali sono già arrivati presso la base di Rivolto (Udine), sede delle Frecce Tricolori. Si scopre così che la pattuglia acrobatica degli emirati ha molte ambizioni, ma non ancora gli aerei MB.339 Aermacchi.
Va detto che a somiglianza delle Frecce Tricolori, la pattuglia Al Fursan (“I cavalieri”) messa su dallo sponsor del Milan, intende volare con dieci macchine anche se ne ha solo sei, di cui solo quattro in piena e#cienza. Problema risolto all’istante perché l’Italia decide sui due piedi di privarsi di quattro MB.339 già utilizzati dal 61° Stormo di Lecce che vengono prontamente trasportati a Venegono per una revisione generale e trasformazione da parte di Alenia Aermacchi prima di proseguire per Rivolto. Gli interventi sugli altri sei aerei, ordinati in precedenza da Dubai, e oggi in linea di volo con gli EAU, vengono così effettuati da un team Aermacchi direttamente presso l’utilizzatore. Il valore complessivo dell’operazione, che riguarda aerei e servizi in gran parte della Aereonautica militare italiana, dovrebbe aggirarsi sui 160 milioni di euro […].

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