Ultimo aggiornamento: 12 Febbraio 2025

Amichevole contro gli «Amici del lunedì»

da Il Piccolo, anno 113, n° 13, 28 marzo 1994, pag. 10

La Pattuglia acrobatica nazionale delle Frecce tricolori sarà oggi a Trieste. Ma stavolta non si tratterà di un passaggio aereo nel cielo della città: le «Frecce» scenderanno a terra per giocare una partita di calcio allo stadio «Grezar» (inizio alle 17) contro la formazione degli «Amici del lunedì». Una simpatica sfida sportiva, in pratica la rivincita di un’altra partita giocata tra le due formazioni in Friuli, a Risano.

I piloti delle Frecce tricolori, atleti nel senso più completo del termine, coltivano nel tempo libero la passione per il calcio, praticando. con ammirevole spirito sportivo. Allenatore della squadra è il ten. col. Carlo Baron; capitano lo stesso comandante della Pattuglia, Gianluigi Zanovello. Fanno parte della formazione il solista maggiore Stefano Rosa, i «gregari» capitani Pier Luigi Fiore, Norberto Walzl, Ettore Papa, Flavio Danielis, i «fanalini» cap. Antonino Vivona e sottotenenti Roberto Valoti, medaglia d’oro al valor civile per avere salvato la vita di una donna in una casa incendiata dalla caduta del suo aereo. Saranno inoltre in campo il cap. Maurizio de Rinaldis, il cap. Adriano Vendramin e il cap. Giacomo Zanelli. Mancherà il cap. Giorgio Accorsi, Io «zio» della pattuglia, festeggiato nella precedente sfida calcistica in occasione del suo congedo dalle «Frecce».

Gli «Amici del lunedì», oltre al presidente Tito Rocco e al fratello Bruno, schiereranno per l’occasione Franco Causio, Enzo Ferrari, Ernesto Varnier, Massiino Giacomini e Adriano Buffoni. La partita sarà diretta dall’arbitro internazionale Fabio Baldas, fresco reduce dallo «stage» premondiale di Dallas.L’incontro sarà seguito da una riunione conviviale al «Lido» di Muggia. Ospite d’onore la signora Daniela Lucchetta, con i figli Carolina e Andrea. Marco Lucchetta era apprezzato componente della squadra degli «Amici del lunedì»: sarà un’altra occasione per ricordarlo.

Foto da Carlo Baron, Con le Frecce sempre in testa, Tolmezzo, 2013, p. 70

Il pallone, che passione

Sfida fra gli Amici del lunedì e le Frecce Tricolori

Illustri ex, professionisti e uomini della «Pattuglia» al Grezar

da Il Piccolo, anno 113, n° 76, 31 marzo 1994, pag. 20

Quando si dice la passione: gli anni si accavallano, ma quel pallone che rotola sull’erba diventa, almeno per un paio d’ore, la cosa più importante del mondo. Entusiasmo da ventenni, urla di incitamento, imprecazioni per passaggi sbagliati, qualche pancia debordante e qualche capello grigio; alla fine, strette di mano, pacche sulle spalle e via a festeggiare.

Gli «Amici del lunedì», la combriccola di ex calciatori, ex allenatori e affermati professionisti, accomunati dalla stessa passionaccia per il pallone, non si smentiscono: hanno calcato il glorioso prato del «Grezar» in una partita con gli uomini della Pattuglia acrobatica nazionale delle Frecce tricolori; per la cronaca, è finita 5-3 in favore delle Frecce, ma, come si dice sempre alla fine della gara, il risulta non conta. E «frecce» lo sono state davvero, quelli della Pattuglia, abili non solo nell’aria, ma anche a macinare chilometri di corsa su e giù per il campo.

Volonterosi, ma spesso in debito di ossigeno gli «Amici», con il campione del mondo Franco Causio ancora prodigo di autentici pezzi da antologia calcistica, Enzo Ferrari, già allenatore della Triestina, ancora con il piede vellutato, i due fratelli Tito (presidente del Club) e Bruno Rocco a «coprire» diligentemente sulle fasce, Adriano Buffoni, un po’ impreciso e Giovanni Galeone, entrato nella ripresa.

La squadra della Pattuglia, guidata dal tenente colonnello Carlo Baron, ha schierato, tra gli altri, il solista della formazione, il maggiore Stefano Rosa, i gregari capitani Pier Luigi Fiore, Ettore Papa (autore di una doppietta) e Flavio Danielis, i «fanalini» capitano Antonio Vivona e sottotenente Roberto Valoti; nelle file delle «Frecce» anche due sportivi illustri, il motociclista Edi Orioli e l’ex giocatore dell’Udinese, Walter Bonora.

Unico piccolo neo il mancato arbitraggio dell’arbitro internazionale Fabio Baldas, triestino, appena rientrato dallo stage di Dallas in preparazione a Usa ’94, che non ha ottenuto l’autorizzazione di Paolo Casarin, «capo» degli arbitri italiani.

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