Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio 2020

Esce dal servizio un aereomobile che per quasi trent’anni ha avuto un ruolo importantissimo nel trasporto aereo italiano. Alitalia l’ha celebrato con un ultimo volo speciale

di Graziano Capponago del Monte
da mondointasca.it, 19 Dicembre 2012 [ fonte ]

È stato un simbolo di un’epoca della storia dell’aviazione mondiale, l’MD80 ha volato in lungo e in largo per l’Europa e nel mondo. Prodotto dalla McDonnell Douglas è un bireattore a corto e medio raggio costruito dalla compagnia americana a partire dalla seconda metà degli anni ’70 come evoluzione del famosissimo DC9. In realtà L’MD80 non era un singolo modello ma il nome di un programma, il capofila di una serie di aeromobili: gli MD81, 82, 83,87 e 88 e la serie successiva MD90 (prodotta fino al 2005) che divenne B717 quando la McDonnell Douglas si fuse con Boeing. Era considerato un velivolo molto affidabile e sicuro, efficiente anche nelle operazioni di imbarco e di sbarco perché dotato di 2 scalette indipendenti retrattili. La caratteristica del veivolo era la forma a “T” della sua coda, con i due rumorosi e inquinanti – almeno nelle prime versioni- motori Pratt&Whitney JT8D montati non sotto le ali ma alla fusoliera nella parte posteriore dell’aereo cosa che gli dava stabilità e migliorava l’efficienza dell’ala.

Un addio coi fiocchi

Per salutare la dismissione degli MD80 dalla propria flotta Alitalia ha organizzato un volo celebrativo sui cieli italiani, effettuato proprio dal “Siracusa” I-DATI con partenza da Fiumicino. Come omaggio a un grande aereo che ha fatto la storia dell’aviazione civile italiana, all’altezza dei cieli di Venezia è stato accompagnato dalle “Frecce Tricolori” della Pattuglia Acrobatica Nazionale – l’eccellenza della nostra Aeronautica Militare. A bordo dell’MD80 c’era anche Andrea Ragnetti, Amministratore Delegato di Alitalia, il quale ha dichiarato: “Il velivolo che salutiamo oggi ha rappresentato negli anni la storia della Compagnia e dell’intero sistema del trasporto aereo nazionale, facendo conoscere il marchio di Alitalia in Italia, in Europa e nel Nord Africa. A questo aereo va il nostro più sentito ringraziamento per l’ottimo servizio reso in quasi 30 anni di operatività per Alitalia. L’uscita dalla flotta dell’MD80, così come del Boeing 767 sui collegamenti di lungo raggio, è parte di un profondo processo di rinnovamento della flotta della Compagnia negli ultimi 4 anni. Siamo orgogliosi del lavoro svolto negli anni da questi aerei, ma siamo altrettanto orgogliosi che questi aerei storici siano stati sostituiti con velivoli più moderni, più confortevoli e di gran lunga più efficienti, che rendono la flotta di Alitalia una tra le più giovani e a basso impatto ambientale del mondo”. (19/12/2012)

40 milioni di passeggeri in 30 anni

Nelle differenti versioni, sono stati fabbricati in tutto 2.438 aerei. Questo dato lo pone al terzo posto come aero più prodotto dopo il B737 e l’Airbus A320. La prima compagnia ad acquistare l’MD80 fu l’American Airlines. La nostra compagnia di bandiera arrivò subito dopo, i primi due aerei: I-DAWA “Roma” e I-DAWE “Milano” furono presentati ufficialmente ad Alitalia l’11 dicembre del 1983 presso gli stabilimenti McDonnell-Douglas di Long Beach. Il primo volo ufficiale, effettuato dall’MD80 I-DAWA, fu un Roma Fiumicino-Palermo il 16 gennaio 1984. Il primo volo su una tratta internazionale fu un Roma Fiumicino-Parigi il 1° giugno dello stesso anno. La nostra compagnia di bandiera ne ordinò 92 e i primi allestimenti interni furono disegnati da Trussardi. Hanno volato per quasi 30 anni trasportando in Italia e in Europa quasi 40 milioni di persone; lo scorso 27 ottobre 2012 è stato l’ultimo giorno di servizio ufficiale dell’MD-80 con il volo AZ1740 da Catania a Fiumicino effettuato dall’MD-82 I-DATI denominato “Siracusa” (gli MD-80 Alitalia portavano i nomi di città italiane).

Foto 1 da sinequanon.org – Foto 2, 3, 4 e 8 da md80.it – Foto 6 da ferrovie.it – Foto 7 di Bruno Belvino – Foto da 9 a 17 da aviazionecivile.it

L'ultimo volo dell'Md80. Ha fatto la storia dell'Alitalia

Roma-Venezia Salutato dalle Frecce Tricolori

di Valeria Costantini
da Corriere della Sera, 18 Dicembre 2012, p. 4

Sedili magari un po’ ristretti e arredi vint-ge. Ma il fascino nostalgico degli MD80 non è scalfito dai trent’anni di vita alle spalle. Vanno in pensione gli storici velivoli di Alitalia, che ha voluto omaggiarli con un suggestivo volo di addio, scortato dalle scie delle Frecce Tricolori. Un viaggio dal sapore agrodolce, da Fiumicino verso i cieli di Trieste e ritorno, per salutare un pezzo della storia della compagnia di bandiera italiana, iniziata l’11 dicembre 1983, con la presentazione dei primi esemplari, presso gli stabilimenti californiani della McDonnell-Douglas a Long Beach. A bordo del «Siracusa», ultimo velivolo della squadra, anche l’amministratore delegato di Alitalia, Andrea Ragnetti, che si è detto orgoglioso degli MD80, ma anche del «profondo processo di rinnovamento della flotta degli ultimi quattro anni». All’insegna della memoria anche l’abbigliamento delle hostess a bordo dell’aereo, pilotato dal suo ultimo comandante, Andrea Partesotti. Per festeggiare il volo finale degli aeromobili, i cui allestimenti furono ideati da Trussardi e che hanno trasportato in Italia e all’estero circa 40 milioni di passeggeri, il personale ha rispolverato le vecchie divise firmate Lebole, Balestra e Armani, gli stilisti che dagli anni ’80 in poi hanno vestito lo staff dell’aviolinea. Il volo celebrativo del «mad dog», cane matto, come veniva soprannominato il bimotore, segna un ulteriore passo in avanti nel restyling della flotta Alitalia, iniziato nel 2009 e ad oggi giunto a quota 55 nuovi velivoli sulle rotte. Dei 140 aerei a disposizione, tutti sui 6 anni (contro i 9 di quattro anni fa), ormai restano tra le nuvole solo modelli di Embraer, Airbus A320 Family, Airbus 330 e Boeing 777. «Da gennaio avremo la flotta più giovane in volo, grazie a investimenti da tre miliardi di dollari — ha sottolineato l’ad Ragnetti, direttamente dai microfoni dell’MD80, mentre gli aerei della Pattuglia Acrobatica Nazionale salutavano il vecchio «collega» —. Manteniamo gli obiettivi per il futuro della compagnia, che conferma un utile operativo nel 2013, nonostante la situazione economica si mostri sempre peggiore di mese in mese».

Lascia un commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Post comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.