Ultimo aggiornamento: 11 Giugno 2019

Ne parliamo con i piloti della Pattuglia Acrobatica Nazionale

da “Grandangolo” – Notiziario di approfondimento a cura dell’ufficio diocesano di Fano Fossombrone Cagli Pergola, n° 5, maggio 2015, pp. 34 e segg

Quando sfrecciano in cielo, sarà per i loro colori sarà per le loro acrobazie, non possiamo fare a meno di guardare verso l’alto con meraviglia e ammirazione. Le loro esibizioni tengono tutti con il fiato sospeso. Parliamo delle Frecce Tricolori, la pattuglia acrobatica nazionale nata nel 1961 per decisione dell’Aeronautica Militare di creare un gruppo permanente per l’addestramento all’acrobazia aerea collettiva dei suoi piloti. Come i piloti stessi ci dicono, il concetto di squadra, in formazioni simili, è quanto mai necessario, ma per capire chi sono e come si allenano le Frecce Tricolori abbiamo intervistato proprio loro che “dipingono” il cielo con i colori della nostra nazione.

Qual è la differenza fra un pilota di linea e un pilota delle Frecce Tricolori?
I piloti delle Frecce Tricolori sono a tutti gli effetti piloti militari, reclutati tramite concorso pubblico. Provenienti dalle linea jet dell’Aeronautica Militare essi, dopo aver maturato una certa anzianità di servizio ed un’esperienza di volo di almeno 750 ore, possono presentare la propria candidatura volontaria per entrare a far parte della Pattuglia Acrobatica Nazionale. La selezione ha luogo presso lo stesso 313° Gruppo Addestramento Acrobatico ed è finalizzata ad una valutazione non solo delle competenze in volo ma anche del profilo caratteriale; chi entra a far parte della squadra è essenzialmente un bravo pilota che sia il migliore a fare gruppo. Al termine dell’esperienza presso le Frecce Tricolori, della durata media di 4/5 anni, il pilota fa rientro presso i Reparti Operativi della Forza Armata.

Un ruolo importante, nelle vostre esibizioni, riveste il solista. Come si diventa solista delle Frecce Tricolori?
Nell’ambito delle Frecce Tricolori il concetto della squadra ha un’importanza fondamentale. Il Solista è comunque parte del gruppo e ad esso si adegua nell’effettuazione del proprio programma per regalarci, insieme alla forma-zione principale, quei 25 minuti di esibizione costantemente con il occhi verso il cielo. Il solista è un pilota esperto che ha ricoperto al-tre posizioni all’interno della formazione e viene individuato per svolgere questo ruolo in base alle proprie caratteristiche professionali e caratteriali.

Come avviene, nel dettaglio, il vostro addestramento?
Ogni anno uno o due piloti fanno il loro ingresso nella formazione ed allo stesso tempo uno o due lo lasciano, non prima di aver tramandato la propria esperienza ai nuovi arrivati. Il nuovo ingresso all’interno della formazione comporta in genere anche un cambio di posizione all’interno della stessa e quindi la necessità di addestrarsi nuovamente per ricoprire nel migliore dei modi il nuovo ruolo. Per questo motivo ogni anno, al termine della stagione acrobatica, i piloti intraprendono sull’aeroporto di Rivolto un intenso periodo di addestramento che inizia nel mese di ottobre e si protrae fino alla primavera dell’anno successivo; l’addestramento inizia a partire da un numero limitato di velivoli e viene gradualmente aumentato fino a giungere alla formazione pres-soché completa nel corso mese di aprile. Duran-te questo periodo infatti vengono effettuati gli addestramenti acrobatici sul mare e presso altri aeroporti militari che finalizzano la preparazione della formazione rendendola così pronta ad af-frontare, dal 1° di maggio, la nuova stagione acrobatica.

« Ogni anno, al termine della stagione acrobatica, i piloti intraprendono sull’aeroporto di Rivolto un intenso periodo di addestramento che inizia nel mese di ottobre e si protrae fino alla primavera dell’anno successivo »

Quali sono, se ci sono, le acrobazie più difficili da realizzare in formazione?
Ciascuna manovra acrobatica del programma delle Frecce Tricolori ha le proprie peculiarità e necessita di un profondo addestramento per la sua esecuzione con la massima precisione ed in assoluta sicurezza. Volendo individuare quelle che richiedono una particolare cura nella fase addestrativa potrebbero essere “La bomba” per quanto riguarda le manovre della formazione ed il “Volo folle” per quanto riguarda invece il programma del solista.

I vostri aerei hanno delle caratteristiche particolari?
Il velivolo in dotazione alle Frecce Tricolori a partire dal 1982 è l’Alenia Aermacchi MB339A PAN. Il “Macchino” espressione anch’esso del made in Italy così come tutta la Pattuglia Acrobatica Nazionale, è un addestratore a getto, subsonico, biposto con il quale i piloti dell’Aeronautica Militare conseguono il brevetto di pilota militare presso la scuola di volo della Forza Armata di Galatina (LE). La versione PAN del “339” è caratterizzata essenzialmente dalla inconfondibile livrea col tricolore e dall’impianto fumogeno.

Come riuscite a comunicare tra di voi durante le esibizioni?
Il velivoli sono equipaggiati con gli apparati radio necessari ed essenziali per tutte le comunicazioni con gli enti deputati alla gestione del traffico ae-reo. Tali apparati consentono ovviamente anche le essenziali comunicazioni tra i velivoli in volo ed il Capo Formazione, Pony 1, nonché quelle con il Comandante delle Frecce Tricolori, Pony 0, il T.Col. Jan Slangen che da una postazione a terra dirige il volo ed assicura la sicurezza dei suoi piloti.

Fino a che età si può rimanere all’interno della formazione delle Frecce Tricolori?
Il requisiti di anzianità di servizio e di esperien-za di volo della selezione per le Frecce Tricolori si traducono di conseguenza in una età media di ingresso in Pattuglia di circa 30 anni. La permanenza media di un pilota presso il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico si aggira invece intorno ai 4/5 anni al termine dei quali rientrerà presso altri Reparti Operativi dell’Aeronautica Militare. I più fortunati, coloro i quali andranno a ricoprire posizioni chiave quale quella di Capo Formazione, di Leader della 2^ Sezione oppure di Solista potranno permanere qualche anno in più. Il Comandante delle Frecce Tricolori, ruolo per il quale è ovviamente necessaria una grandissima esperienza maturata ricoprendo numerose posizioni in volo compresa quella di Capo Formazione, può giungere fino ad una permanenza di circa 10 anni.

Quali sono gli appuntamenti più importanti per l’estate 2015?
A partire dal Sorvolo inaugurale di Expo 2015 del 1° maggio si aprirà l’intensa stagione acrobatica 2015 che vedrà Frecce Tricolori toccare bellissime località in Italia ed esportare l’italianità in 5 destinazioni estere in Belgio, Francia, Regno Unito, Slovacchia e Polonia. La stagione avrà come suo momento culminante i prossimi 5 e 6 settembre 2015 sull’aeroporto di Rivolto dove avrà luogo una manifestazione aerea per festeggiare il 55° anniversario della Pattuglia Acrobatica Nazionale.

1 commento

  1. Ogni volta che vi vedo sfrecciare nel cielo è sempre una emozione grandissima. Siete bravissimi!!!!! Il 2 giugno Vi ho visto da casa, sono sulla traiettoria di P.zza Venezia e quindi ogni anno ho l’onore di guardarvi volare nel cielo. Come quando ero bambina (ora sono una signora matura) che rimaneva con il naso all’insù affascinata dal vostro volo. Ma l’emozione e la gioia nel vedervi è sempre la stessa. Bravi ragazzi ad majora

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