Ultimo aggiornamento: 27 Novembre 2020

Il tenente colonnello è morto in provincia di Udine stroncato da un infarto

di Claudio Vimercati
da lastampa.it, 24 aprile 2017

Lutto nel mondo dell’Aeronautica militare. Il tenente colonnello Andrea Saia, già speaker delle Frecce Tricolori, in servizio a Rivolto (Udine) fino al 2011 e ora in forza allo Stato maggiore a Roma, è morto in seguito a un infarto che lo ha colpito nel tardo pomeriggio di ieri. L’uomo, 45 anni, è stato colto dal malore mentre si trovava al cinema di Pradamano (Udine) insieme alla famiglia per la proiezione di un filmato. E stato soccorso prima dai presenti in sala e poi dagli operatori sanitari accorsi d’urgenza, ma non c è stato nulla da fare. Saia era molto conosciuto anche nel ponente ligure: era lui, infatti, lo speaker ufficiale durante le esibizioni delle Frecce Tricolori, era lui a raccontare le acrobazie della Pattuglia.

Colto da un infarto mortale mentre era al cinema con la famiglia

Vittima dello sfortunato episodio il 45enne Andrea Saia, ex speaker delle Frecce Tricolori

da udinetoday.it, 24 aprile 2017

Lutto nel mondo dell’Aeronautica militare, con la Pan di Rivolto direttamente coinvolta. È mancato il tenente colonnello Andrea Saia, già speaker delle Frecce Tricolori, in servizio all’aerobase codroipese fino al 2011 e ora in forza allo Stato maggiore a Roma.
Saia è deceduto a causa di un infarto che lo ha colpito nel tardo pomeriggio di ieri. Il graduato, di 45 anni, è stato colto dal malore mentre si trovava al multisala di Pradamano insieme alla famiglia, per gustarsi la proiezione di un film. È stato soccorso prima dai presenti in salam e poi dagli operatori sanitari accorsi d’urgenza sul posto, ma purtroppo è deceduto poco dopo.

Frecce Tricolori in lutto

Morto d’infarto uno dei volti più noti

da “Circolo della PAN” – Notiziario riservato ai Soci del Circolo della Pattuglia Acrobatica Nazionale, anno 19 – n° 34 – 01/10/2017 – pag. 2

Lutto nel mondo dell’Aeronautica militare.
Il Ten. Col. ANDREA SAIA delle Frecce Tricolori è morto per un infarto mentre si trovava al cinema con la famiglia.

SAIA, 45 anni, romano, aveva prestato servizio a Rivolto (Udine) fino al 2011, poi era tornato a Roma presso lo Stato Maggiore.
L’Ufficiale era molto popolare tra gli appassionati delle Frecce Tricolori: per anni è stata sua la voce ufficiale della Pattuglia Acrobatica Nazionale “Frecce Tricolori” per le manifestazioni pubbliche.

Andrea SAIA, che era in licenza, è stato colto dal malore mentre si trovava in una sala cinematografica di Pradamano insieme alla famiglia per la proiezione di un film. È stato soccorso prima dai presenti in sala e poi dagli operatori sanitari accorsi d’urgenza sul posto, ma non c’è stato nulla da fare.

SAIA era entrato nell’Aeronautica Militare nel 1993 come Ufficiale di Complemento e tre anni più tardi era transitato in Servizio Permanente Effettivo.

Prima di essere scelto per il ruolo di speaker per le Frecce Tricolori aveva lavorato presso la Segreteria particolare del Sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica.
Alla PAN aveva curato le “pubbliche relazioni”, poi la promozione a Tenente Colonnello e la nuova destinazione a Roma.

La notizia della sua improvvisa scomparsa ha commosso e turbato non solo il mondo dell’Aeronautica Militare ma i tanti sostenitori delle Frecce Tricolori, che per anni hanno avuto in SAIA un punto di riferimento garbato e competente.

In ricordo di Andrea Saia

Non è facile fermarsi, a distanza di qualche mese, e pensare che Andrea non ci sia più… Il tempo scorre veloce, ce lo dice la vita, la frenesia delle nostre giornate, i nostri affetti e le nostre preoccupazioni; ma fa ugualmente male, pensare che improvvisamente lui non ci sia più.

E non è facile nemmeno provare a riassumere in queste poche righe quello che Andrea è stato, per le Frecce Tricolori, ma anche per la sua famiglia, Monica, Laura e Lavinia, e i suoi genitori, suo fratello, e tutti quelli che in questi anni hanno avuto la fortuna di incontrarlo.

Personalmente incontrai per la prima volta Andrea in occasione del 40° anniversario a Rivolto, era fine agosto del 2000 e mi trovai catapultato dall’Accademia Aeronautica in supporto per le attività di quell’importante  appuntamento; Andrea ci accolse con la sua consueta allegria, la sua spensierata voglia di vivere sempre con un sorriso anche quando gli impegni erano davvero pressanti… ancora non sapevo che da lì a pochi mesi Rivolto sarebbe stata la mia casa per oltre 16 anni e che con Andrea avrei condiviso i momenti più significativi di questa “meravigliosa avventura”.

Andrea è stato un grande professionista del suo mestiere, un innovatore per molti versi, un precursore negli anni 2000 di quello che le Pubbliche Relazioni sono oggi diventate grazie alla sua instancabile opera; ha saputo dedicare ogni energia in questo lavoro così affascinante, non lo ricordo mai una volta sopra le righe, mai una volta con il broncio…con lui ho condiviso missioni in giro per la nostra bella Italia e mezza Europa, ho imparato ad apprezzarne la semplicità, il suo spensierato approccio alla vita, che confesso tante volte era tra noi motivo di confronto e discussione.

Nell’immediatezza della sua scomparsa, uno dei suoi collaboratori di Roma ha voluto ricordarlo con delle bellissime righe scritte di getto…iniziavano proprio con una delle frasi più care ad Andrea…

“Non è mai finita nemmeno quando è finita”

Ecco caro Andrea…noi oggi lo crediamo davvero, siamo certi che quello che tu hai interrotto quel 23 aprile sia solo una piccola parte del tuo cammino…forse quella più triste per noi che ti ricordiamo, ma lo faremo con l’immutata convinzione che grande è stato l’amore e la passione che tu hai saputo trasmetterci.

Dalle pagine del Notiziario, siamo sicuri tutti sfogliandole sapranno ricordarti con quel sorriso che ti ha contraddistinto, quella tua energia così contagiosa, quella convinzione di pensare che la vita sia davvero così tremendamente bella da non potersi permettere di viverla con tristezza.

Andrea cieli azzurri per te, e forse anche un abbraccio, uno di quelli che scherzosamente “tra uomini” rifiutavi sempre e che oggi, invece, ci manca così tanto.

Andrea Soro

Morto a 45 anni Andrea Saiaex speaker delle Frecce tricolori

Aveva raccontato le acrobazie della Pan negli Air Show in Riviera

di Daniele Strizioli
da lastampa.it, 25 aprile 2017 [ fonte ]

Dal Friuli Venezia Giulia alla Liguria: lutto per la scomparsa dell’ex speaker delle Frecce Tricolori, il tenente colonnello dell’Aeronautica militare Andrea Saia, legato alla Riviera di Ponente, e in particolare all’Aeroclub Savona e della Riviera Ligure.

A 45 anni, è stato colpito da un malore domenica sera, mentre si trovava al cinema multisala di Pradamano (Udine), insieme alla famiglia. I presenti hanno immediatamente lanciato l’allarme e repentino è stato l’arrivo dei soccorsi, ma per Saia, purtroppo, non c’è stato nulla da fare.

Nato a Roma, dove prestava servizio da qualche anno, aveva festeggiato il quarantacinquesimo compleanno lo scorso 21 aprile.

Entrato a far parte dell’Aeronautica militare come ufficiale di complemento nel 1993, tre anni dopo era riuscito a entrare in servizio permanente effettivo, prima di essere scelto per far parte del 313esimo Gruppo A.A., dove aveva lavorato nella segreteria particolare del sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica.

Quindi, l’ingresso nella Pan (Pattuglia acrobatica nazionale) come speaker, con il compito di curare le pubbliche relazioni. Un ruolo di prestigio, rivestito fino al 2011, che ha permesso a Saia di stringere rapporti lavoratori e legami personali forti con numerose personalità della Riviera. In primis Mauro Zunino, ex presidente e figura cardine dell’Aeroclub di Villanova, che ha dichiarato: «Ho avuto il piacere di conoscere Andrea a Rivolto, sede delle Frecce Tricolori, ma la nostra amicizia si è consolidata nel 2002, con l’Air Show di Albenga. Da allora e fino al 2011, abbiamo vissuto assieme una quindicina di manifestazioni aeronautiche e la sua voce è stata ascoltata da oltre due milioni di persone da Savona a Ventimiglia. Per noi era un punto di riferimento: lo ricordo soprattutto come una persona sensibile e dal cuore d’oro. Basti pensare che, al termine di ogni Air Show, cercava sempre di rimandare il rientro alla base per intrattenersi in aeroporto con noi e con le scolaresche».

Un pensiero condiviso dall’attuale vicepresidente dell’Aeroclub Savona, il generale Cesare Patrono, che ha aggiunto: «E’ una grave perdita. Saia era un ottimo ufficiale, prodigo di consigli, sempre disponibile con tutti e con noi in particolare».

Molto scosso per il tragico evento anche Enrico Mantellassi, titolare dell’hotel Toscana di Alassio, che ha sempre ospitato la Pan durante i soggiorni in Riviera: «Ci siamo visti tantissime volte: un appuntamento annuale che si rinnovava con estremo piacere. Ormai con la Pan si era creata una sorta di grande famiglia e abbiamo perso uno dei membri più importanti. Andrea era una persona squisita. Sono davvero senza parole».

Non è mai finita, nemmeno quando è finita (Andrea Saia)

di Marco Mascioli
da euroregionenews.eu, 27 aprile 2017 [ fonte ]

Questo era il motto che, da quando l’allora tenente SAIA prese le redini della Sezione Relazioni Esterne e Comunicazione, dipingeva l’operato degli uomini delle pubbliche relazioni delle Frecce Tricolori.
L’aveva inventato lui il motto, riferendosi al fatto che noi dovevamo organizzare precedentemente qualsiasi evento, arrivare prima per verificare e gestire tutto e alla fine, dopo che tutti se n’erano andati, dovevamo ancora lavorare per recuperare il materiale e controllare di non dimenticare nulla. Che si trattasse di una manifestazione aerea con migliaia di spettatori o un’intervista al comandante, lui, con i suoi uomini, era sempre l’ultimo a lasciare “il luogo della cerimonia”.

Arrivato in Friuli giovanissimo nel 1998 (26 anni), ci vollero diversi mesi prima che il suo predecessore Riccardo Rinaldi ritenesse sufficiente il passaggio di consegne (forse non voleva andarsene dalla PAN….). Solo l’anno successivo iniziò ad essere la “voce” delle Frecce Tricolori, con quel suo modo diverso di descrivere le evoluzioni. Era diretto, schietto, sapeva coinvolgere il pubblico preannunciando le manovre e suggerendo quando scattare le foto più suggestive. Un linguaggio semplice, comprensibile a tutti, mai sentito in ambito militare.

Era così appassionato del suo lavoro che trascorreva intere nottate per farsi tradurre, nelle lingue dei Paesi che ospitavano le manifestazioni, per avere la certezza che la descrizione, le sue parole, non venissero travisate. Non lasciava nulla al caso. Ha portato la Pattuglia Acrobatica Nazionale nel terzo millennio, grazie al suo personale approccio amichevole e concretamente disponibile con chiunque.

In occasione della cerimonia per l’anniversario della liberazione a Iutizzo di Codroipo (UD), dopo la celebrazione della santa messa, il sindaco del capoluogo del Medio Friuli Fabio Marchetti ha voluto ricordare la figura del Ten. Colonnello Andrea Saia che ha lasciato tutti sgomenti morendo a 45 anni appena compiuti. In tredici anni Saia aveva stretto relazioni con tutti e impegnandosi in prima persona cercava di esaudire le richieste di tutti, politici compresi, sia a livello comunale, provinciale o regionale e questo ha consentito di stringere relazioni proficue a livello locale.

Dopo aver espresso la speranza che dopo settantadue anni finiscano le diatribe sulle attribuzioni del significato della celebrazione del 25 aprile, consentendo un giusto tributo ai connazionali che hanno perso la vita per consentire la liberazione dell’Italia, Fabio Marchetti ha ricordato anche i militari dell’esercito che da Codroipo oggi assicurano la pace in patria e all’estero. Sono centinaia i Bianchi Lancieri impegnati a Milano per l’operazione strade sicure e con l’operazione “Leonte 21” in Libano, a Shama, Al-Mansouri e due piccole basi avanzate a sud, al confine con Israele, che sta terminando proprio in questi giorni.

Foto dal profilo Twitter di Royal International Air Tattoo

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