Ultimo aggiornamento: 2 Settembre 2020

di Pierluigi Fiore
da Renato Rocchi, La meravigliosa avventura, vol. 4°, Udine, 2000, p. 230

Fra i ricordi pià belli del mio periodo alle “Frecce Tricolori” c’e senz’altro la Manifestazione di St. Truiden (B) del 08.09.1996. È stata una delle mie ultime esibizioni come Leader della Formazione e la ricordo con grande soddisfazione ed orgoglio perché ha rappresentato, forse, il risultato migliore di un appassionato ed intenso lavoro compiuto in due anni da un “Gruppo” di persone straordinarie.

La splendida accoglienza a noi sempre riservata nelle Manifestazioni in Belgio e la speciale presenza quel giorno del “nostro Comandante”, il C.S.M.A. Generale Mario Arpino e di tutti i suoi colleghi europei delI’EURAC,con la partecipazione dellerispettive Pattuglie Acrobatiche, ha dato poi quel tocco di “magia” che ha reso per me quella giornata indimenticabile.

Caratterizzata dalla particolare serenità che l’intelligente azione di Comando del “Mini” sapeva garantire, la stagione di Manifestazioni del 1996 era nata con le migliori premesse, fondate sul sempre eccellente supporto professionale degli Specialisti e sulla consolidata capacità organizzativa della nostra “Direzione tecnica”.

L’aspetto più importante per il conseguimento degli ottimi risultati ottenuti in volo nel 1996 è però dovuto alla conferma dei nove decimi della Formazione precedente, con l’unico inserimento, peraltro molto “solido”, del Cap. Stefano Miotto da secondo fanalino.

ll programma acrobatico 1996 è stato quello ormnai tradizionale per le “Frecce Tricolori”, con “triplo ventaglio”, “triplo tonneaux” e con l’unica aggiunta della manovra dell'”Aquila”, sviluppata durante l’inverno con l’aiuto dell’insostituibile “Massimino”, per poter caratterizzare anche il programma basso con una figura di separazione ed incrocio, invidiata prerogativa da sempre della nostra P.A.N..

Ebbene, prima del volo c’erano tutti gli elementi per un’ottima esibizione, tanto che prima del briefing, osservando la zona di esibizione dalla postazione della biga insieme a Norbert, decidemmo: “Oggi centriamo gli incroci sul penultimo aeroplano a “Udine” della “Pattuglia Aguila”. … e cosi facemmo, nè un metro a sinistra, nè a destra, con manovre, simmetrie e tempismi perfetti (o quasi!).

Nei due anni successivi, da Comandante di Gruppo, ho provato tante soddisfazioni e bellissime emozioni nel seguire da terra i voli delle “Mie” “Frecce Tricolori”, ma il ricordo ancora più bello e vivo nel mio cuore è quella speciale amicizia,armonia, fiducia reciproca che ho provato, sentendola ricambiata, in tutti i colleghi con i quali ho volato in una Manifestazione Aerea, e che è culminata con quel volo di St. Truiden del 96.

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Foto principale da airfighters.com

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