Ultimo aggiornamento: 10 Marzo 2018

tratto da “Frecce Tricolori – Disegni nel cielo” di Gianfranco Da Forno,
Ed. Aeronautiche Italiane

Il distintivo dello Stormo rievoca una fase polemica d’anteguerra tra i fautori dell’offensiva (bombardamento) e quelli della difensiva (caccia). Poichè il campioni del bombardamento all’epoca avevano adottato come i simbolo i “sorci verdi”, i cacciatori scelsero come emblema il gatto che acchiappa i sorci.
Comandante dell’Aerobrigata all’epoca, gennaio 1955 – dicembre 1956, col. Roberto Fassi.

La pattuglia acrobatica “Tigri Bianche” nasce ad Aviano nell’ottobre 1953, quale “Pattuglia Acrobatica della 51^ Aerobrigata” (Aerobrigata dal 1° gennaio 1955 al 31 dicembre 1956).
Il nome “Tigri Bianche” nasce dall’emblema del 21° Gruppo la cui 351^ Squadriglia aveva il colore bianco. Il programma primario delle “Tigri Bianche” durava 18 minuti (esistevano altri due programmi di 10 e 12 minuti). L’8 agosto 1955 le “Tigri Bianche” aprirono, per la prima volta nella storia della nostra acrobazia, la bomba verso il basso. Pare che l’allora cap. Roberto di Lollo, capoformazione, avesse casualmente udito uno spettatore che formulava l’idea che forse, aprendo la bomba verso il basso, si sarebbe ottenuta una maggiore spettacolarità. L’idea gli piacque e la mise in atto. Dopo l’apertura verso il basso i volivoli rientravano per l’incrocio e poi procedevano al ricongiungimento. Ovviamente c’erano i fumi a sottolineare la manovra. Un’altra caratteristica derivata dalla necessità di distinguere il dritto e il rovescio dei velivoli, porterà il cap. di Lollo a far dipingere le parti inferiori delle ali con bande colorate (azzurro chiaro).
Nei due anni di vita, le “Tigri Bianche” effettuarono complessivamente 236 voli acrobatici, partecipando a 52 manifestazioni aeree in Italia e 10 all’estero. All’inizio quando la pattuglia non era ancora “ufficiale” per l’Aeronautica Militare, il primo capoformazione fu il magg. Mario Bellagambi ed i gregari cap.Michele Colagiovanni (destro), m.llo Toni Balasso (sinistro) e m.llo Italo Rossini (fanalino). La pattuglia fu voluta, nel 1953, dall’allora comandante dell’Aerobrigata, col. Callieri. Questa pattuglia si esibì, fra l’altro, a Ferrara (13 ottobre 1953) e ad Istrana (20 giugno 1954) per l’inaugurazione dell’aeroporto che diventerà poi la sede dello stesso 51° Stormo.

Velivolo
REPUBLIC F-84G THUNDERJET

Apertura alare m.11,40
Lunghezza m. 11,50
Altezza m. 3,90 Motore Allison J35-A-29 da 2000 kg. di spinta
Peso a vuoto 4500 kg.
Peso massimo al decollo 8172 kg.
Velocità massima 1020 km./h
Autonomia 1600 km
Tangenza operativa 13725 m.

Formazione

Ten. Roberto Di Lollo (capoformazione)
Serg. Attilio Malaspina (gregario sinistro)
Ten. Franco Pisano (gregario destro)
M.llo Italo Rossini (fanalino)
Ten. Claudio Vezzi (riserva)
M.llo Toni Balasso (riserva)
[fonte]

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