Ultimo aggiornamento: 10 Marzo 2018

di Massimo Gimmelli
da “I professionisti del volo acrobatico: settant’anni di storia” – “Rivista Aeronautica”, anno 76, n° 5/2000

“Erede della mitica ‘Pattuglia Folle’, la storica formazione acrobatica, la Pattuglia Acrobatica Nazionale ‘Frecce Tricolori’ è senz’altro l’espressione italica più spettacolare del volo.
Si vuole attribuire l’incipit del volo acrobatico di gruppo ad un evento che risale al lontano novembre del 1929: i sergenti Citi e Brizzolari, a bordo di due velivoli Fiat CR.20 del 1° Stormo Caccia, effettuarono dei passaggi a bassa quota sull’aeroporto di Campoformido realizzando una serie di looping a distanza allora proibitiva, praticamente ala contro ala.
L’esigenza, manifestata dai due piloti, di acquisire sicurezza, padronanza, sensibilità e coordinazione in qualunque assetto di volo per ricavare dal velivolo le massime prestazioni nel combattimento aereo, fu recepita dal loro comandante, il colonnello Rino Corso Fougier, che la rappresentò alle superiori autorità riuscendo a convincere lo Stato Maggiore dell’Aeronautica a designare le prime pattuglie acrobatiche.
Inizialmente furono individuate con cadenza annuale nell’ ambito dei reparti da caccia: alla pattuglia del 1° Stormo seguì, nel ’36, la formazione del 4° Stormo e poi quella del 6° e del 53° Stormo, che suscitarono da subito ammirazione e apprezzamento in Italia e all’estero.
Dopo la 2^ Guerra Mondiale, in perfetta concordanza con la rinascita dell’Aeronautica Militare, anche l’acrobazia collettiva riprese rapidamente quota.
Negli anni 50, l’Italia veniva quindi rappresentata nelle manifestazioni nazionali e internazionali da compagini alate leggendarie, dai nomi carichi di suggestioni: il ‘Cavallino Rampante‘ della 4^ Aerobrigata equipaggiata con De Havilland DH-100 ‘Vampire’ (1950-1952); i ‘Getti Tonanti‘ della 5^ Aerobrigata dotata di Republic F-84G ‘Thunderjet’ (1953-1955); le ‘Tigri Bianche‘ della 51^ Aerobrigata, con gli stessi velivoli (1955-1956); il ‘Cavallino Rampante‘ della 4^ Aerobrigata con i North American F-86 E ‘Sabre’ (1956-57); i ‘Diavoli Rossi‘ della 6^ Aerobrigata con i Republic F-84 F ‘Thunderstreak’ (1957-59); i ‘Lancieri Neri‘ della 2^ Aerobrigata dotata di velivoli ‘Sabre’ (1958-59) e infine i ‘Getti Tonanti‘ della 5^ Aerobrigata con gli F-84 F (1959-60).
Gli innumerevoli impegni della nostra formazione acrobatica avevano reso sempre più oneroso il finanziamento dei costi di esercizio. Tanto più che dal 1956, parallelamente alla ‘pattuglia rappresentativa italiana’, designata annualmente per partecipare a tutte le manifestazioni, venivano ‘scaldati i muscoli’ di una ‘pattuglia di riserva’ destinata ad agire come ‘rappresentativa’ per l’anno successivo.
Si rendeva perciò necessaria la costituzione di una pattuglia ‘dedicata’. Nel 1960 tornarono sulla ribalta come pattuglia di riserva i velivoli ‘Sabre’ del ‘Cavallino Rampante’ (la pattuglia rappresentativa era costituita dagli F-84F dei ‘Getti Tonanti’) questa volta però senza colorazione speciale (dal 1956 i sei velivoli F86E della pattuglia acrobatica della 4^ Aerobrigata ‘vestivano’ una livrea sgargiante rosso-arancio-azzurra).
Questa pattuglia formò il nucleo del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico ‘Frecce Tricolori’ che nel 1961 lo Stato Maggiore dell’Aeronautica costituì con sede stabile sull’Aeroporto di Rivolto”.

6 commenti

  1. Buongiorno volevo segnalarvi che mio padre Marcello Pittarello ha lasciato il nostro mondo…ma volevo dirvi che era molto orgoglioso di aver fatto parte della pattuglia acrobatica… un bellissimo ricordo
    grazie ..il figlio Michele

    • Gent.mo Michele,
      mi spiace per la notizia che reca. Mi ricordi di che pattuglia acrobatica aveva fatto parte e in che anni…
      Sentite condoglianze
      Claudio

  2. Buonasera… mio padre Pittarello Marcello faceva parte del 103 stormo dal 1952 al 1965 insieme ai piloti Patelli Franzoi com.te Terracina con gli f84 e poI con li g91 con il quale risulta abbia vinto delle gare internazionali di tiro ..una bellissima vita vissuta ..una bellissima storia….
    il figlio Michele Pittarello

    • Buongiorno Michele. Sono appena incappato in un post su instagram del 60° delle frecce tricolori e mi sono ricordato di avere uno zio che ha pilotato i lanceri neri.. Mi sa tanto che quello zio (pro-zio per la verità) era tuo padre, il mitico zio Marcello! Ricordo molto bene una sua foto (chiaramente in bianco e nero) con gli F-84 in formazione sulle nostre alpi.
      Sono capitato su questo sito proprio perché ne cercavo le gesta ma con molto stupore non l’ho visto fra i piloti.
      Un caro saluto, Umberto

      PS: davvero complimenti per il sito! ..però manca un pezzo di storia! 😉

      • Buonasera Umberto,
        la ringrazio per l’apprezzamento e per la condivisione del suo ricordo.
        Mi spiace se “manca un pezzo di storia”, ma credo possa immaginare che quantità e mole di informazioni stia trovando e non è ancora finita. Sicuramente passerò agli anni ’50 quando avrò terminato di esplorare questa galassia!
        Un cordiale saluto
        Claudio

      • Buongiorno Umberto ,mi fa piacere che si riesca a ricordare del mitico roscio ….mio padre Marcello….sto raccogliendo foto riviste e racconti di mio padre…con molta nostalgia sto rivivendo la sua giovinezza, la sua vita vissuta, che solo ora riesco ad apprezzare nel modo più consono , grazie…. attendiamo fiduciosi altre notizie da Claudio
        saluti Michele Pittarello

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